Roma

Ennio Morricone, l'omaggio di Roma: l'Auditorium intitolato al maestro

Sì unanime del Consiglio Comunale. Il figlio: “L'Auditorium era casa sua”. In Aula anche la Raggi, il regista Tornatore, Malagò e Renato Zero

L’Auditorium Parco della Musica porterà il nome di Ennio Morricone, il grande compositore scomparso il 6 luglio. Il Consiglio Comunale di Roma ha votato all’unanimità una mozione che impegna il sindaco Virginia Raggi a intitolare il polo musicale progettato da Renzo Piano all’artista e contestualmente ad avviare l’iter amministrativo per dedicare al maestro una strada della Capitale.

 

“Oggi siamo di fronte alla sua famiglia per dedicargli uno dei luoghi di eccellenza della musica a Roma. Sono certa che questa dedica amorevole sia pienamente condivisa dai nostri concittadini”, ha detto il sindaco Raggi. “Pochi come il maestro Morricone - ha aggiunto - sono stati capaci di emozionarci, coinvolgerci con i suoi concerti. Le sue musiche sono una parte essenziale del cinema contemporaneo. Stiamo celebrando una persona di grande spessore umano e artistico che merita che Roma continui a ricordarlo per quello che ha lasciato nella nostra memoria. Per questo abbiamo deciso di dedicargli il luogo per eccellenza della musica a Roma, l’Auditorium Parco della Musica”.

“La musica è parte della cultura di una comunità, una forma di linguaggio capace di superare confini e scavalcare muri - ha dichiarato il presidente dell’Assemblea Capitolina, Marcello De Vito -. Ospitare quest’oggi in Campidoglio, che è luogo d’arte e sede delle Istituzioni della città, un’iniziativa che celebra la figura di un compositore come Ennio Morricone intitolandogli l’Auditorium ‘Parco della Musica’ ha un significato importante perché, con il suo lavoro e la sua arte, il maestro è stato testimone esemplare dell’eccellenza italiana nel mondo ricordando a tutti che la musica ha la forza di attraversare la storia, l’arte e la cultura di un popolo. E la presenza dell’Orchestra di Santa Cecilia oggi, in Aula Giulio Cesare, vuole essere occasione e impegno per favorire e promuovere il più possibile la diffusione della cultura in tutte le sue forme e della musica in particolare”, ha concluso De Vito.

La speciale seduta si è aperta sulle note di ‘Deborah’s theme’ suonate dal vivo dall’Orchestra di Santa Cecilia diretta dal figlio del maestro Morricone, Andrea, mentre si è chiusa con 'Mission'. In aula Giulio Cesare, oltre alla famiglia di Morricone, erano presenti anche il regista Giuseppe Tornatore, il presidente del Coni Giovanni Malagò, Nicola Piovani e Renato Zero.

“L’Auditorium era casa sua, siamo rimasti veramente impressionati dalla velocità e dalla spontaneità con cui è stata presa la decisione di dedicarglielo”, ha detto Marco Morricone, altro figlio di Ennio. "Sono qui per salutare la famiglia Morricone, esempio di una romanità dispersa. Maria è presente in tutte le partiture di Ennio, è lei che lo ha ispirato e lo ha fatto sentire protetto, perché quando si fa musica bisogna essere protetti, la musica vuole la nostra totale disponibilità e non le pantofole o la vestaglia da camera. Dovunque sei, Renato ti amerà sempre, non lasciarci”, ha aggiunto Renato Zero.