Roma

Epidemia di scabbia nei centri di accoglienza per i minori di Roma

Nella giornata di Ferragosto registrati tre nuovi casi che così salgono oa 4 in pochi giorni

Un epidemia di scabbia, il cui focolaio partirebbe da un minore della struttura di accoglienza di via della Riserva Nuova, investe anche il centro di primissima accoglienza di via Annibale Maria Di Francia, dove ieri sono stati registrati ulteriori tre casi, con tanto di isolamento di alcuni locali e degli ospiti, risultati refrattari al trattamento dermatologico fin qui adottato.

A renderlo noto, il Coordinamento Romano della UGL Polizia Locale, che accusa la struttura di non aver nemmeno informato gli agenti che collaborano al servizio di identificazione dei minori, interagendo con gli stessi nel corso dei colloqui e trasportandoli a bordo delle auto di servizio, presso il gabinetto di Polizia Scientifica e l’ospedale militare del Celio per le visite volte ad accertarne l’età  effettiva.

"Siamo alle solite" - dichiara in una nota Marco Milani Coordinatore Romano della UGL Polizia Locale  - "I nostri agenti vengono impiegati in servizi impropri, specie considerando come il contratto sia da dipendenti comunali e non preveda nemmeno la causa di servizio per tutte quelle patologie od infortuni riportati nel compiere il proprio dovere. Troviamo inoltre scandaloso che nessuna informazione di tali malattie infettive, venga data dalle strutture, agli agenti incaricati di trasportare ed interagire con i soggetti infetti".
Il tema della scarsa sicurezza sanitaria non è nuovo per l’UGL, che aveva già  denunciato i casi di scabbia e tubercolosi nelle strutture ai tempi dell’amministrazione Marino, ottenendo una smentita dall’allora Assessore alle politiche sociali Danese, lo stesso giorno in cui venivano certificati ulteriori 14 casi.
"Chiediamo formalmente al Sindaco di Roma ed al Comandante del Corpo, di sospendere il servizio di Polizia Locale presso questi centri" - continua il sindacalista - "in attesa di un nuovo protocollo che garantisca la sicurezza sanitaria dei minori ospiti e dei lavoratori e che escluda categoricamente il trasporto e lo smistamento di tali persone, esulando dai compiti istituzionali con aggravio sul bilancio del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale, per incombenze spettanti ad associazioni private che percepiscono già congrui finanziamenti pubblici",concludono all’UGL.