Roma
Era l'incubo del condominio: lo stalker del palazzo finisce in manette
Era diventato l'incubo del condominio. E riversava tutto il suo odio verso i vicini: per questo un 65enne è stato arrestato a Fidene
Era diventato l'incubo del condominio. E riversava tutto il suo odio verso i vicini. Le assemblee di condominio sembravano una battaglia, l'ascensore bloccato una guerra, la tv troppo alta un pretesto per litigare. Tanti episodi che hanno portato gli altri condomini a denunciare un uomo di 65 anni.
Dopo accurate indagini della Polizia l'uomo è stato denunciato per stalking condominiale.
Il faro della Procura
Gli agenti della Polizia di Stato del III Distretto Fidene-Serpentara, al termine di un’indagine coordinata dei PM della Procura di Roma, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di un 65enne italiano, poiché gravemente indiziato del reato di stalking condominiale.
Minacce e ingiurie
A seguito di attività di indagine, i poliziotti hanno appurato che l’uomo, 65enne italiano, sin dal 2022, ha minacciato e ingiuriato diversi condomini dello stabile in cui risiede; in un’occasione ha percosso uno di essi mentre, in un’altra, ha addirittura inseguito e minacciato una donna invalida con un taglierino, facendola cadere rovinosamente per lo spavento. Tale comportamento ha causato agli abitanti del condominio un perdurante stato d’ansia e di paura e un forte timore per la loro incolumità; questi ultimi, infatti, sono stati costretti ad alterare le proprie abitudini di vita, prendendo necessariamente delle precauzioni per eludere le aggressioni ogni qualvolta uscivano o rientravano a casa, evitando addirittura di invitare familiari per paura di esporli al rischio di incontrarlo.
In carcere
Gli investigatori hanno rintracciato il 65enne presso la propria abitazione e gli hanno notificato un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Roma e, al termine degli atti di rito, l’uomo è stato accompagnato presso la casa circondariale di Regina Coeli a disposizione della Magistratura.