Roma

Esami di terza media, la tesina di un under 13: “La vita è meravigliosa”

Anche i giovani ricoverati al Bambin Gesù hanno sostenuto l'esame di terza media. Toccante il tema di uno dei bambini

Esami di terza media: ecco la tesina di uno dei ragazzi under 13 che hanno sostenuto la Parole toccanti da parte di un giovane malato: “Nonostante il periodo difficile ricorderò sempre che mi hanno insegnato che nonostante tutto la vita è meravigliosa”.

Queste le parole scritte nella tesina dell'esame di terza media da Matteo, uno dei 12 giovani ricoverati all'ospedale Bambin Gesù, di cui 11 alla sede del Gianicolo e 1 alla sede di Palidoro. Anche loro, infatti, hanno dovuto sostenere l'esame. La differenza con i loro coetanei è che loro lo hanno sostenuto nell'ospedale dove si stanno curando. È infatti parte integrante delle cure la possibilità di proseguire il percorso scolastico ed è una pratica che il Bambin Gesù porta avanti da quasi 50 anni, cioè dall'anno scolastico 1975-1976. In questo modo, pur dovendo restare nell'ospedale per ricevere le cure, i giovani possono continuare a studiare e a formarsi, frequentando lezioni e dando gli esami. A fare le lezioni sono i docenti provenienti dagli Istituti Comprensivi Virgilio (Roma), Fregene-Passoscuro e Pietro Maffi (Palidoro) e dai licei Virgilio di Roma e Vittorio Colonna di Palidoro.

La tesina di Matteo: “Nononstante tutto, la vita è meravigliosa”

“In quest’ultimo periodo la mia vita è cambiata molto - ha raccontato Matteo nell'introduzione della sua tesina, incentrata sui diritti umani - essa è un diritto, accorgendomene sempre di più perché sono passato dall’essere un ragazzo spensierato, che aveva come unico obiettivo essere felice, a lottare per poter vivere. Mi sono ritrovato a combattere con una malattia molto più grande di me e come me c’erano tantissimi altri ragazzi. Abbiamo visto i nostri corpi cambiare forma, rinunciando spesso alle cose che più amavamo, come lo sport, gli amici e le passioni. Mi hanno sempre detto “dai, devi solo avere pazienza”, ma per loro era facile parlare dato che in Ospedale c’ero io. Quando entri scopri tante cose che solo chi le vive può capire ed è qui che ho imparato che vivere è un diritto di tutti, me lo hanno insegnato tutte le persone meravigliose che in Ospedale combattono a fianco a noi, medici, infermieri e professori che non hanno mai smesso di credere che noi tutti saremo riusciti a combattere questa battaglia. Nonostante il periodo difficile ricorderò sempre che mi hanno insegnato che nonostante tutto la vita è meravigliosa”.