Esercenti in fuga dal centro storico. Lettera alla Raggi: "Lavoro a rischio"
Aeper, Lupe e Assoristoratori alzano la voce e chiedono un incontro con il sindaco
Ristoranti, bar e attività in fuga dal centro storico, gli esercenti alzano la voce e chiamano il sindaco Raggi ad un confronto. Il presidente di Aeper Claudio Pica avverte: "A rischio posti di lavoro e chiusure".
Regole e decoro si, ma che non soffochino gli esercizi pubblici e turistici del centro storico di Roma. Queste le condizioni della Fiepet Confesercenti (Federazione Italiana Esercenti Pubblici e Turistici), che, attraverso una nota, invita il sindaco Virginia Raggi a trovare un accordo che soddisfi entrambi le parti: "Siamo favorevoli alla riqualificazione del centro storico di Roma, per migliorare il decoro della nostra città - dichiara Fiepet Confesercenti in una nota - Ma i tavolini devono e possono restare dove sono se non per motivi gravi". "Vogliamo rivedere i piani di massima occupabilità - sottolinea Fabio Mina, Presidente della Consulta del primo Municipio - e la città oggi è cambiata rispetto a quanto era stato elaborato dalla commissione tecnica nel 2013. Sì al decoro, ma le aree vanno rivalutate senza sacrificare i tavolini".
Una situazione non più tollerabile quindi dai rappresentanti della Fiepet, che, attraverso il presidente Aeper Claudio Pica, avvertono: "È urgente un confronto e un piano di azione immediato con l'amministrazione altrimenti sono a rischio posti di lavoro e chiusure, la categoria non accetta più questo modo di operare”. Il dibattito sul futuro del centro storico quindi entra nel vivo, con un vero e proprio appello congiunto alla Raggi. Il tutto a poche ore dalla conferenza stampa del sindaco e del Presidente della Commissione Commercio, Andrea Coia, relativamente al nuovo regolamento bancarelle. Un'occasione potenziale, suggerisce Fiepet, per mettere mano anche al regolamento n°75 degli esercizi pubblici.