Roma

Esplode la videogame mania. A Roma la sfida nerd: 48 ore per creare un gioco

Torna la “Global Game Jam”, la tre giorni completamente dedicata ai videogiochi

Programmatori, grafici, designer, musicisti e sviluppatori di nuovo insieme per creare un videogioco in sole 48 ore. È la sfida lanciata anche quest'anno dalla “Global Game Jam”, il più grande “hackathon” mondiale dedicato allo sviluppo di videogames che si terrà nelle principali città di più di 95 Paesi del mondo, tra cui Roma.

 

La Jam romana si terrà nel Tempio di Adriano, sala storica della Camera di Commercio, dalle 16:30 del 25 gennaio fino alle 19 del 27. Parteciperanno oltre 100 “nerd” provenienti da tutta Italia che avranno la possibilità di sviluppare la propria creatività, esprimersi e condividere esperienze attraverso il linguaggio universale dei videogiochi. Il “Global Game Jam 2019” di Roma rientra nel calendario di appuntamenti di “Aspettando Maker Faire Rome”, il programma annuale di avvicinamento al più grande evento europeo sull’innovazione. Main sponsor dell’edizione di quest’anno è AIV - L'Accademia Italiana Videogiochi, primo istituto italiano di alta formazione nel settore videoludico.

Quest’anno alla “Global Game Jam” parteciperà anche un team formato da ragazzi tra i 14 e i 16 anni provenienti dai laboratori edutech di “Codemotion Kids!”, il progetto educativo di Codemotion che accompagna bambini e ragazzi alla scoperta del mondo attraverso il coding, la robotica, l’elettronica e il making. Supportati dai mentor di “Codemotion Kids!”, il team di under 18 si cimenterà nello sviluppo di un videogioco esplorando le varie fasi di realizzazione e respirando l’atmosfera di un ambiente di sviluppatori professionisti.

La “Global Game Jam” di Roma, con la sua particolare atmosfera che favorisce la sperimentazione senza particolari regole, è culla di interessanti storie di successo per gli sviluppatori del nostro Paese. Nel 2015, un team di ragazzi conosciutosi alla Jam ha deciso di fondare un’azienda vera e propria (“Invader Studio”) e lavorare a tempo pieno sullo sviluppo gaming. Oggi sono in uscita sul mercato con il gioco Daymare 1998. “MorbidWare” ha immesso sul mercato il gioco con cui ha vinto alla Jam del 2016 (Ray Bibbia, oggi Textorcist) grazie ad un contratto con un importante publisher straniero. “Yonder”, invece, ha all’attivo ben due prodotti ideati alla “Global Game Jam” di Roma.

Ma come nasce la “Global Game Jam”? Ideata nel 2009 dall’International Game Developers Association, la “Global Game Jam” è una maratona di programmazione in cui i Jammers, sviluppatori riuniti o in solitaria, professionisti o aspiranti tali, in 48 ore si sfidano per produrre un prototipo funzionante di videogioco. Tutti i progetti presentati saranno poi disponibili gratuitamente per il vasto pubblico on line, sul sito della “Global Game Jam” e alcuni di essi sono spesso la base di prodotti innovativi che usciranno poi in seguito sul mercato del gaming. Nella sua ultima edizione, nel gennaio 2018, la Jam ha coinvolto 750 città di 95 Paesi, con lo sviluppo di oltre 7mila videogiochi in un solo fine settimana. Quest’anno ci saranno oltre 850 session in contemporanea mondiale sparse in 110 Paesi, tra le varie città coinvolte. Si tratta di un vero e proprio esperimento sociale che permetterà ai partecipanti di collaborare e sperimentare fuori dagli schemi ordinari.

Il mercato dei videogiochi nel 2018 a livello globale ha sfiorato i 138 miliardi di dollari, mentre in Italia, secondo gli ultimi dati dell’AESVI relativi al 2017, l'Associazione che rappresenta l'industria dei videogiochi nel nostro Paese, il settore nel suo complesso registra un giro d'affari di quasi 1,5 miliardi di euro e conferma l'andamento positivo in corso ormai da diversi anni su tutti i suoi segmenti come console (+ 8,6%), accessori (+ 10,5%), software fisico (+7%) e digitale. Il 57% della popolazione di età compresa tra i 16 e i 64 anni, corrispondente a circa 17 milioni di persone, ha giocato ai videogiochi negli ultimi 12 mesi. Di questi, il 59% sono uomini e il 41% donne.

Per quanto riguarda le piattaforme di gioco, i dispositivi mobile come smartphone e tablet in Italia vanno per la maggiore essendo utilizzati dal 52% dei videogiocatori. Seguono le console home dal 48% e i PC dal 46%, Si passa però più tempo davanti alla console (in media 8,3 ore a settimana), meno sui dispositivi mobile (in media 6,4 ore a settimana) e su PC (4,3 ore a settimana).

L'evento è organizzato da Codemotion, Innova Camera e AIV. Il Codemotion è la piattaforma che supporta la crescita professionale degli sviluppatori mettendo in contatto professionisti IT, community tech e aziende; organizza la più grande conferenza per software developers in EMEA, dedicata a tutti i linguaggi di programmazione. Il prossimo appuntamento si terrà a Roma il 22 e 23 marzo prossimo. Innova Camera è invece l'azienda speciale della Camera di Commercio di Roma che organizza la “Maker Faire Rome – The European Edition”. L'AIV, l'Accademia Italiana Videogiochi, è primo istituto italiano di alta formazione nel settore videoludico. È stata fondata nel 2004 a Roma da Luca De Dominicis ed offre corsi di Grafica 3D, Programmazione per Videogiochi e Game Design, ai quali recentemente si è aggiunto il Master di I Livello in Musica per videogiochi in collaborazione con il Conservatorio di Santa Cecilia. L’offerta formativa di AIV è rivolta a tutti i ragazzi interessati a lavorare nella gaming industry, un settore fortemente in crescita sia in Italia che all’estero.