Esplosione Rieti, minuto di silenzio per ricordare il vigile del fuoco morto
In tutte le sedi territoriali l'omaggio al pompiere scomparso mercoledì
Un minuto di silenzio, poi il suono delle sirene. Omaggio in tutte le sedi dei vigili del fuoco al collega morto nella terrbile esplosione di un'autocisterna, avvenuta giovedì in via Salaria, pochi passi da Rieti.
Stefano Colasanti, nato a Rieti il 3 luglio 1968, era entrato nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco il 29 dicembre 1997 ed assegnato al termine del corso di formazione al comando di Milano, dove ha prestato servizio fino al 10 gennaio 2002 per essere poi trasferito al comando di Rieti, dove prestava attualmente servizio con il grado di vigile coordinatore. Assunto con la qualifica di autista, aveva partecipato a numerose emergenze, sia in ambito locale che nazionale, distinguendosi in particolare nelle operazioni di soccorso per il terremoto a San Giuliano di Puglia nel 2002, in Abruzzo nel 2009, in Emilia Romagna nel 2012 e nell'Italia centrale nel 2016, nell'alluvione nelle Cinque Terre nell'ottobre del 2011.
"Oltre che a livello professionale - si legge in una nota - ha sempre mostrato un grande attaccamento ai valori del Corpo, organizzando attività sportive, anche di beneficenza, gare di sci e tornei di calcio, disciplina quest'ultima di cui era appassionato, tanto che nel tempo libero allenava una squadra di calcio a 5 femminile. Stefano Colasanti lascia una figlia, Benedetta, di 17 anni".
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