Estradato il “re delle slot” Francesco Corallo: sequestrati beni per 200 mln
Al centro delle indagini anche nomi noti di imprenditoria e politica
Estradato il “re delle slot” Francesco Corallo: maxi sequestro di beni per oltre 200 milioni di euro.
Torna sul suolo italiano il boss delle sale da gioco, arrestato durante la fuga a Saint Martin (Antille Olandesi) nel dicembre del 2016. Francesco Corallo è ritenuto il principale promotore di un complesso sistema internazionale, che riciclava grosse somme di denaro illecito provenienti dal gioco d'azzardo. Un astuto gioco di trasferimenti all'estero permetteva di eludere il pagamento dei tributi erariali, che hanno fatto di Corallo il così detto “re delle slot”. Il vero e proprio capo di un sodalizio criminale, che ha coinvolto personaggi del mondo politico ed imprenditoriale italiano per guadagni da oltre 200 milioni. Attorno alla figura di Corallo figure già note agli investigatori, come il braccio destro Rudolf Baetsen e l'ex parlamentare di An e Forza Italia Amedeo Laboccetta. Al centro delle indagini anche Sergio e Giancarlo Tulliani, suocero e cognato di Gianfranco Fini, che secondo l'accusa avrebbero aiutato Corallo a far sparire circa 4 milioni di dollari, mettendo a disposizione i propri conti segreti. Nell'occhio del ciclone il famoso appartamento di An di Montecarlo, acquistato da Giancarlo Tulliani attraverso soldi provenienti dalle società offshore di Corallo.
Corallo è così rientrato in Italia attraverso l’aeroporto di Fiumicino di Roma, e, dopo alcune formalità, sarà sottoposto agli obblighi di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria, nonché al divieto di espatrio. Per il re delle slot è inoltre scattato un maxi sequestro di denaro, conti correnti, quote societarie, beni mobili ed immobili. Il tutto per un importo di oltre 200 milioni di euro.