Roma
Eur Spa, esplode la bomba casse vuote: i sindacati in stato di agitazione
La società di Mef e Comune di Roma stringe la cinghia ed esce da Federculture. Cgil, Cisl e Uil sul piede di guerra
Due anni di Covid culminati con una serie di iniziative culturali pop per rilanciare giardini e Nuvola, poi la scoperta delle casse vuote. Finita la cura dimagrante e il rilancio dei conti lasciati da Enrico Pazzali in ordine e col segno positivo, sopravvenuta la gestione Rosati, ora il nuovo management di Eur Spa riprende la via delle vacche magre, aprendo la stagione lacrime e sangue.
E così da Cgil, Cisl, Uil arriva la risposta al silenzio dell'azienda iniziato a gennaio e corredato da voci insistenti di tagli al personale. In una lunga nota i sindacalisti Cenciarelli, Ladogana e Liberati formalizzano lo stato di agitazione dovuto “all'assenza totale di relazioni sindacali”.
Scrivono i rappresentanti: “A gennaio dopo l'insediamento della nuova governance, all'interno dell'azienda sono iniziate a circolare voci insistenti di tagli e licenziamenti. Malgrado queste voci sono state attivate consulenze per centinaia di migliaia di euro e Eur Spa ha assunto nuovi dirigenti ed un nuovo quadro senza neanche dare le corrette informative alle organizzazioni sindacali”.
Eur Spa, esplode la bomba casse vuote, i sindacati: "Non ci fermeremo"
La conclusione è una dichiarazione di guerra all'Ad, Angela Maria Cossellu e al presidente Marco Simoni: “Questi comportamenti danno ancora più forza alla nostra protesta che non si fermerà sino a quando non saranno diradati i dubbi sul futuro dell'azienda e dei suoi dipendenti e si ripristinerà il Contratto nazionale e il contratto decentrato”. Eur Spa conta 130 dipendenti".