Roma
Europei Roma 2022: l'elogio di Rosolino alla Nazionale dopo 35 medaglie
Le parole dell'ex campione olimpico dopo le vittorie della Nazionale: “Nella squadra c'è la consapevolezza di fare bene”
Massimiliano Rosolino, Ambassador degli Europei di Roma 2022, elogia la nazionale dopo le vittorie conquistate: “In Italia il nuoto è cresciuto tanto negli ultimi 20 anni”.
L'ex campione olimpico ha sottolineato il lavoro e la passione che c'è dietro a ognuno degli atleti italiani che alla conclusione del nuoto tra le corsie hanno conquistato fin'ora 35 podi al Foro Italico. “Queste medaglie sono il risultato di chi investe e, quindi, viene premiato. Dietro a questa nazionale italiana di 50 persone c’è un movimento di cinque milioni di praticanti, vent’anni fa erano la metà. Gli ultimi due anni sono stati molto feroci per il mondo dell’acqua ed il nuoto ha bisogno di corsi” - Ha commentato così il record della nazionale, il quattro volte campione olimpico.
“Abbiamo consapevolezza”
“In Italia il nuoto è cresciuto tanto negli ultimi 20 anni. Prima avevamo un solo primatista del mondo, Giorgio Lamberti, mentre negli anni abbiamo avuto Pellegrini, Pilato, Paltrinieri, Ceccon – continua Rosolino –. Nella nostra squadra c’è la consapevolezza di fare bene. Nel 2008 la Francia aveva una squadra fortissima, nel 2012 la Gran Bretagna, gli olandesi sempre presenti e i russi sono sempre alla carica dopo essere spariti. L’Italia c’è sempre stata".
"Abbiamo Martinenghi, secondo me il nuovo Peaty che sembra stia vincendo da dieci anni, poi c’è Gregorio Paltrinieri grandissimo campione che si vedeva essere rimasto deluso dai 1500 contro un Romanchuk in condizioni strepitose. Abbiamo tanti nomi per il futuro, Ceccon, Burdisso, Zazzeri, l’incredibile Galossi e Razzetti. La concorrenza è molto alta, abbiamo visto strepitosi Milak e Popovici”.
Sul passato: “Ai miei tempi mai recuperi così brevi”
“Al giorno d’oggi tutti si confrontano l’uno con l’altro. Oggi gli atleti gareggiano di più e questo è sicuramente uno stimolo maggiore. Io preparavo due, massimo tre gare importanti a stagione. Una volta il Centro federale era solo uno, Verona, adesso c’è anche Ostia – ha ricordato il campione -. Nell’ultimo anno Olimpiadi, Europei e Mondiali in vasca corta, Mondiali all’aperto, Giochi del Mediterraneo, Italiani, ora gli Europei, poi a dicembre i Mondiali in vasca corta in Australia. Ai miei tempi non sarebbe mai accaduto un recupero così breve. Adesso l’allenamento si svolge con gruppi diversi, è personalizzato e diversificato. Basta vedere che dietro a Paltrinieri non ci sono solo allenatori e fisioterapisti ma anche un biomeccanico”.
Sull'assenza della Russia: “Lo sport è pace e non discordia”
“Sicuramente qualche medaglia l’avrebbero vinta – ha ammesso Rosolino - ma mi auguro che i russi torneranno già il prossimo anno perché lo sport rappresenta la pace e non la discordia”. Ma “se intacchiamo lo sport - conclude - è finita, ogni atleta vuole battere i migliori, anche i russi”.