Eva a nudo senza Adamo diventa manager e mamma, in scena con Rita Peluso
“Eva, diario di una costola” al Teatro Brancaccino dal 10 al 13 gennaio
La prima donna della storia trasportata nel XXI secolo. Dopo il successo di "Suonata" e "Pianto tutto", Rita Pelusio torna in scena per dare vita a una figura curiosa e ribelle che si affaccia al mondo con uno sguardo ancora puro.
Ispirata al “Diario di Eva” di Mark Twain (1906), Eva è un clown, una figura molto lontana dall'immagine della bella, bionda e ingenua alla quale l'iconografia classica della donna ci ha abituati.
Un “fou” irriverente che si trova alle prese, prima della storia, con la più grande scelta dell'umanità: accettare le regole o disubbidire. Una trasgressione all'insegna della scoperta, di cui la mela è simbolo: morderla o non morderla? In un misto di consapevolezza e disincanto, Eva si chiede che cosa succederà dopo, proiettandosi nella contemporaneità delle donne di oggi. Dalla suora in crisi mistica alla madre di figlio maschio, dalla manager multitasking all'anziana innamorata: umane nella loro imperfezione queste donne raccontano il coraggio di chi ogni giorno combatte per la propria felicità. Perché la diversità manda avanti il mondo. Perché il paradiso sarà pur perfetto, ma la vita è tutta un'altra cosa.
“Eva, diario di una costola” è un'opera con la regia di Marco Rampoldi ed è tratta da i testi di Rita Peluso, Alessandra Faiella, Marianna Stefanucci e Riccardo Piferi. La produzione è di Pem Habitat Teatrali.
Lo spettacolo al Teatro Brancaccino, in via Merulana 244, dal 10 al 13 gennaio.
Iscriviti alla newsletter