Evadono da Rebibbia, fuga in autobus. Serra: "Stupito siano scappati solo in 2"
Continua la fuga di Mihai Florin Diaconescu e Catalin Ciobanu, i due romeni evasi dal carcere di Rebibbia. Smentita la notizia della cattura in un appartamento a Tivoli od opera dei Carabinieri e dal Nucleo investigativo centrale della Polizia penitenziaria. A dare la notizia era stato Massimo Costantino della Cisl Fns che aveva fatto tirare un sospiro di solievo alla città dopo ore di terrore in seguito all'evasione choc dal carcere di Rebibbia. L'allarme scattato nel tardo pomeriggio di domenica quando gli agenti della polizia penitenziaria del carcere romano sulla via Tiburtina si sono accorti della fuga di due pluriomicidi romeni che sarebbero riusciti a tagliare le sbarre di una finestra di un locale di servizio per poi allontanarsi dalla zona a bordo di un autobus di linea.
Di una vera e propria emergenza sicurezza parla anche l'ex Prefetto Achille Serra ai microfoni di Radio Roma Capitale. "Non mi meraviglia affatto. Anzi, mi meraviglia che non ne siano scappati più di due. Dico sempre che in questo Paese è necessaria una riforma della giustizia, che preveda una certezza della pena: in tanti ne parlano, ma nessuno la mette in pratica. Serve anche un numero maggiore di agenti di custodia. Sembra che la sicurezza oggi interessi meno, mentre qualche anno fa era al primo posto. Tutti ne parlano, ma poi in concreto mi sembra che si faccia molto meno".
"Al di là degli annunci del ministro Alfano - continua Serra - un attacco terroristico difficilmente può essere prevenuto. Al tempo in cui ero prefetto di Roma contammo migliaia di siti sensibili. Prevenire un attentato però è impossibile, salvo fortuna oppure l’intuito di un agente. Quello che occorre è l’attività incessante dei servizi di intelligence. È indispensabile un coordinamento tra i vari servizi di intelligence d’Europa e del mondo. Ma questa è solo fantasia, perché nessuno Stato vuole cedere nemmeno una minima parte di sovranità".