Ex top manager di Uber consulente del Mise per i taxi. La denuncia di Uritaxi
di Loreno Bittarelli *
Sul sito del Mise relativo agli incarichi di Consulente e Collaboratore compare, incredibilmente, il nome di Benedetta Arese Lucini: l'ex Country Manager di Uber. La Lucini aveva lasciato l'incarico di responsabile di Uber per l'Italia e ora apprendiamo che la stessa dal luglio 2016 e per tutto il 2017 risulta figurare tra i consulenti del Mise "per l’implementazione di politiche rivolte allo sviluppo di un paese più digitale e sviluppo di tematiche afferenti politiche industriali per l'innovazione, l'internazionalizzazione e il mondo dell'impresa".
La circostanza genera così tanto sconcerto, se si pensa che la legge delega per la riforma del settore dei taxi ed ncc prevede che sia proprio il Mise a dover scrivere il Decreto legislativo tenendo proprio e specificamente conto della previsione che siano le piattaforme tecnologiche a garantire la interconnessione tra domanda e offerta nel settore. Del resto il segnale della chiusura netta ad ogni "razionalizzazione" e "deuberizzazione" del testo della legge delega licenziato dal Senato, che non ha accolto i nostri emendamenti, era già stata conferma di una capacità di lobby di Uber che, unità alle ripetute e recenti iniziative dell'Antitrust in materia, meriterebbe un serio approfondimento. Ed ora che cosa dobbiamo aspettarci, avendo appreso che la ex responsabile di Uber è la consulente del Mise proprio per la materia che riguarda Uber? Lo sconcerto è totale, ma è forte quanto la delusione da parte di un governo nei confronti del quale ci eravamo posti in maniera costruttiva, per cercare di risolvere i problemi di un comparto ormai allo sbando ed in balia delle più svariate forme di abusivismo. Oggi invece dobbiamo constatare che questo governo, invece di ascoltare la voce (gratuita) di chi ha rappresentato decine di migliaia di lavoratori, preferisce affidarsi (al costo di 16.000 euro annui) a chi ha rappresentato ostinatamente gli interessi delle multinazionali, che intenderebbero sfruttarli attraverso le nuove forme di caporalato elettronico. Questo non lo permetteremo, e in assenza di un cambio di rotta saremo costretti a reagire duramente.
I documenti
http://trasparenza.mise.gov.it/index.php/consulenti-e-collaboratori/details/37/2971
http://trasparenza.mise.gov.it/index.php/consulenti-e-collaboratori/details/37/2393
* Loreno Bittarelli, presidente Unione Radiotaxi Italiani
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