Roma

"Fabrizio Corona insegna e io fotografo". Monica Zora, le foto della regina della notte

di Claudio Roma


Fisico sportivo, decolletè da brivido e carattere siciliano di Palermo. E' la lunga mano anzi, il teleobiettivo di Fabrizio Corona nella notte romana ed è regina incontrastata della movida. Vip, aspiranti vip, mezze cartucce dello show business, poi pierre, gestori, barman, dj e cubiste: la conoscono tutti per il suo sorriso smagliante, la dolcezza dei modi e per quel particolare che l'ha resa famosa: riuscire a cogliere l'attimo e a fissarlo sulla sua macchina fotografica in perfetto silenzio e come solo un'artista potrebbe fare.
Monica Zora, questo il suo nome, è la fotografa più antifotografa che esista. Figlia del celebre scultore Domenico Zora e lei insegnantte di arte e disegno, si è ritrovata quasi per caso a lavorare di notte, pur amando la luce del mattino, tant'è che si prepara ad un Capodanno controcorrente: "Alle 23 me ne vado a letto e alle 7 mi alzo e poi mi faccio un giro nel centro di Roma in bicicletta, alla faccia dei tiratardi forzati".
La collaborazione con Fabrizio Corona è nata anche questa quasi per caso. Con Corona a Roma per uno dei suoi stage itineranti, il socio romano del fotografo Alehandro Cardia, l'ha chiamata per immortalare il lavoro e da allora lei e Fabrizio sono colleghi e amici. Sempre per caso ha scoperto di avere una vena che va oltre la tecnologia delle reflex e la presenza nel posto giusto al posto giusto, tant'è cha la sua prima immagine "capolavoro" è stata scattata con una macchinetta commerciale. "Una mia amica, l'attrice Alissa Huzar, mi ha chiesto di farle delle foto. Roba semplice, anche se abbiamo messo la casa sottosopra per allestire il set. Alla fine l'ho fatta entrare nuda nella vasca da bagno e le ho chiesto di tenere in mano un numero di Vogue. Neanche il tempo di condividerla su Facebook che un fotografo di Brescia l'ha notata. Da qui è nato tutto e ora colui che mi ha scoperto, Simone Angarano è diventato il mio primo maestro. Poi c'è Fabrizio, ma lui è una roba dell'altro mondo".
Sui vip che girano e "rantolano" per i vari locali romani ha le idee chiare: "Sono pochi quelli veri che gironzolano. Tolti Bonolis e altri divi della tv, il resto sono tutti figli del Grande Fratello o di qualche Isola che sono noti e che aspirano giustamentre alla fama, ma è da tempo che la notte romana non riserva più grandi sorprese".
Restano i calciatori...
"Eh, no. Di quelli non parlo. Un fotografo deve sapere come e quando fare la foto giusta senza violare le regole del gioco. Se vedo che so', Francesco Totti che di lunedì sorseggia un bicchiere in un locale, quella non è una foto. E' uno scatto rubato e basta che nessuno compra".
Allora qual è la foto giusta?
"Quella di un bimbo di 10 mesi nudo e ricoperto dalla pasta. Quella è un'immagine. Ormai il mondo delle fotografia è stato talmente rivoluzionato che o si ha lo scatto esclusivo, oppure si cerca la qualità assoluta. Il resto sono telefonini e pad vari che hanno trasformato tutti in fotografi. L'occhio attento vuole la sua parte. Sarà per questo che la notte spesso è meglio passarla nel letto".
Prossimo appuntamento col mito di Fabrizio Corona?
"Il prossimo 30 gennaio a Milano, poi ha promesso di fare un salto a Roma".