Roma
Fagnani, libro su Mala Roma: duello a distanza con Buzzi e famiglia Diabolik
Dopo il talk con Piantedosi e Prestipino la reazione di Salvatore Buzzi: “Niente di nuovo tutte cose note”, critiche dal legale dei Piscitelli. Chi c'era
C'è il libro di Francesca Fagnani presentato con un parterre di ospiti di prim'ordine ma c'è anche il duello a distanza con l'ex ras delle Coop Salvatore Buzzi e la famiglia di Diabolik, alias Fabrizio Piscitelli.
Mala, Roma Criminale è già caso editoriale e prima ancora di misurare le copie vendute in libreria e questo perché raramente alla presentazione di un libro siedono in prima fila “calibri” del rango del ministro Matteo Piantedosi, il procuratore aggiunto di Roma, Michele Prestipino e di una “vera donna della mala raccontata”, come Fiorenza Sarzanini. Nel mini talk in formato tv ad assistere Massimo Giletti, Enrico Mentana, Marco Carrara, Andrea Giambruno. Roberto Sergio, il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, il vicecapo della Polizia, Vittorio Rizzi e persino Alessia Marcuzzi, Ilenia Pastorelli e la cantante Noemi.
Salvatore Buzzi: "Lo devo leggere... tutte cose note"
E dietro Salvatore Buzzi che dopo il talk e la presentazione sommaria dei contenuti, commenta: “Lo devo leggere prima... devo capire", si è limitato a rispondere. E di quello che si è detto che ne pensa? "Niente di nuovo, tutte cose note...", ha aggiunto, sottolineando: "Come va? Se campa... Male, ma se campa".
La Fagnani stringe d'assedio la curiosità letteraria: “'Nel libro racconto una Roma carsica che non è percepita nella sua ferocia perché in superficie questa percezione non c'è”.
L'avvocato della famiglia Piscitelli: "Solo carte processuali che rischiano di essere smentite"
E se non basta un protagonista di Mondo di mezzo ex Mafia Capitale a manifestare dissenso letterario a nome della famiglia di Diabolik Piscitelli, c'è l'avvocato Tiziana Fano, legale di famiglia dell'uomo freddato al Parco degli Acquedotti: "Ho letto con attenzione il libro di Francesca Fagnani 'Mala, Roma Criminale'. Approfondimento e critica dovrebbero caratterizzare ogni giornalista investigativo e invece nel testo, che non porta a nessuna nuova ipotesi o intuizione, si trovano solo carte processuali romanzate e atti che sono ancora in fase di approfondimento e che rischiano quindi di essere smentiti dalle indagini in corso e dalle rivelazioni di nuovi pentiti. La complessità dell'inchiesta sull’omicidio di Diabolik e sulla mala romana sta proprio nella difficoltà di ricostruire equilibri e legami che oggi sono in evoluzione investigativa''.
"Piscitelli braccio armato? Più ipotesi che risultanze processuali"
E conclude su Diabolik: “'Sono poi rimasta particolarmente colpita dal passo in cui Fagnani definisce Piscitelli 'braccio armato' con il potere di decidere se procedere violentemente o meno nei confronti di altre persone, ruolo che avrebbe svolto con particolare accanimento e che però non risulta dalle sentenze del processo relative all'inchiesta del Grande Raccordo Criminale - dice Siano - Si ha l'impressione che anche in questo caso la giornalista abbia tenuto conto più delle ipotesi investigative che dei risultati di processi, alcuni già passati in giudicato''.