Roma
Fake news: il bollino di Frongia M5S è un vera fake news. Pura propaganda
Parco Madonnetta e Capannelle: ecco la verità che fa male all'assessore Frongia che sulla bacheca Fb insulta i giornalisti
Fake news: quando la smentita di una notizia diventa essa stessa una fake news, soprattutto se chi la scrive si dimentica di leggere. E' il caso di Daniele Frongia, già vicesindaco M5S del Comune di Roma e ora assessore allo Sport della Giunta di Virginia Raggi.
In un post al vetriolo pubblicato sulla sua bacheca Fb, dove la propaganda di chi legge con scarsa attenzione, minimo spirito critico e memoria corta, si erge a paladina della verità, Frongia “bolla” una serie di articoli di affaritaliani.it come “fake news”, diventando però prigioniero inconsapevole della sindrome della “bufala” che egli stesso genera e “spaccia” sui social.
Il caso Parco della Madonnetta
Andiamo in ordine. Il “bollino” della propaganda che non distingue notizie da commenti, anche quando ben evidenziati, viene stampato dalla tipografia di Frongia su un articolo dedicato all’interessamento nel periodo 2016-2017 del Gruppo inglese David Lloyd Leasure nella gestione dell’area sportiva del Parco della Madonnetta. Poche cose divertono più di una smentita che conferma quanto scritto dall’estensore dell’articolo. Nel periodo in cui inizia il carteggio, infatti, Frongia occupava addirittura la poltrona di vicesindaco di Roma (fino al dicembre 2016) oltre che di Assessore allo sport. Motivo per cui in qualità della sua carica avrebbe dovuto ricevere e valutare la proposta del Gruppo Inglese come concreta possibilità di sviluppo della Capitale, a prescindere dal risultato finale. Era impossibile in quella posizione non prender atto delle mail del Gruppo Inglese mail senza dargli un seguito, anche se fosse stato un rifiuto. Questo basterebbe a chiudere definitivamente il discorso (e seppellirlo nel prato del Parco).
Il post di Frongia in campagna elettorale
In opposizione alla propaganda ripetuta allo sfinimento sulle pagine di Facebook, tecnica alla quale il M5S è affezionato (lo ricordiamo a chi lo avesse dimenticato oppure si fosse distratto, la propaganda è l'attività di veicolazione di informazioni con lo scopo di indurre a specifici atteggiamenti e azioni, il conscio, metodico e pianificato utilizzo di tecniche per raggiungere specifici obiettivi atti a beneficiare coloro che organizzano il processo) esiste l’informazione corretta, vagliata da una redazione dopo la verifica attenta delle fonti. Ed è esattamente quello che è stato fatto in questo caso. Le carte sono state pubblicate dopo una scrupolosa verifica.
La vertenza ippodromo Capannelle
Secondo articolo col “bollino Frongia”, quello dedicato alla vertenza sull'ippodromo delle Capannelle. La ricostruzione della vicenda parte con un “si fa intendere”. Ebbene non è nelle regole del giornalismo, né negli standard professionali di affaritaliani.it “far intendere”. Il giornale è materia chiara, diretta. Noi non facciamo intendere ma affermiamo sulla scorta dei documenti. Ecco cosa è accaduto a Capannelle: il canone di 66mila euro è il risultato di una delibera approvata dalla Giunta Alemanno valida fino alla fine della concessione (scaduta il 31/12/2016). Questa delibera è, secondo la legge, tutt'ora valida ma il 13 novembre 2018, attraverso una notifica tramite messo comunale a firma della Direttrice della Direzione Sport Simonetta Cintio, il Comune comunicava alla Hippogroup che la società doveva “regolarizzare la propria posizione tramite il pagamento della somma non corrisposta e degli interessi maturati a novembre 2018”, per un importo complessivo pari ad euro 4.779.740,11 per il canone degli anni 2017 e 2018. A questa va aggiunta una nota trasmessa alla Direzione il successivo 24 dicembre 2018, dove il Capo del Dipartimento Sport e Politiche Giovanili di Roma Capitale Francesco Paciello invitava “a rinnovare in via di autotutela il procedimento istruttorio”. In poche parole Paciello annullava, con questa lettera, la notifica del 13/11/2018 ma la cosa non è possibile. Per poter annullare una notifica di tramite messo comunale occorre necessariamente l’adozione di un formale provvedimento di “ritiro”, cosa che non è mai stata fatta. Quindi, in un futuro, il Comune avrebbe potuto chiedere alla Hippogroup la differenza dei canoni non versati. Finché non verrà ritirato formalmente il provvedimento, la cifra che la società Hippogroup dovrà versare, stabilita da voi del Comune di Roma, è quindi di 4,8 milioni circa e non più di 66mila euro. Speriamo quindi di essere stai chiari e che una seconda ricostruzione delle vicenda possa aiutarla nella comprensione di quanto fatto da Comune.
Qualora fosse necessario, ecco un ulteriore chiarimento che fa parte di quella sfera che la propaganda vorrebbe cancellare e cioè la libertà di pensiero: il Comune è al lavoro da due anni per risolvere la questione Capannelle ma è da settembre del 2016 che la Hippogroup cerca di venire a capo della situazione, ancor prima della scadenza effettiva della concessione, e in due anni e quattro mesi è riuscita a incontrare il Comune in quattro, massimo 5 occasioni.
affaritaliani.it non riceve contributi dallo Stato
Alcune considerazioni finali. Affaritaliani.it non riceve finanziamento alcuno e vive esclusivamente dei proventi pubblicitari, motivo per cui è quanto di più libero possa esistere: appartiene ai suoi lettori. E sono proprio loro ad aver fornito la documentazione sul “caso Madonnetta”. Sono loro ad avere il dente avvelenato in questa brutta vicenda: gli oltre 250.000 abitanti del X Municipio di Roma dove il M5S alle ultime elezioni comunali ha ottenuto percentuali quasi bulgare: perché vedono lo scempio di uno spazio di decine di ettari davanti ai loro occhi, un’agonia senza fine alla quale il M5S in campagna elettorale aveva prospettato soluzioni che poi ha disatteso. Basta andare a dare una rapida scorsa sulle bacheche di facebook di chi ora siede in Campidoglio: è tutto lì, il web non perdona e non dimentica, conserva anche un video che testimonia la discesa di Frongia in campagna elettorale in quello che ancora rimaneva del Parco per la presentazione di un suo libro. La veicolazione di un messaggio un infinito numero di volte attraverso molteplici canali e numerosi ripetitori (tecnica di comunicazione alla quale FB con le sue infinite possibilità ben si presta) ricorda la Unique Selling Proposition in voga negli Anni Quaranta nella tecnica pubblicitaria: senza rischi di dispersione la medesima tecnica può essere applicata anche in politica evitando qualsiasi contraddittorio o possibilità di opposizione. Un esempio nefasto e violentissimo lo hanno fatto i nazisti che arrivarono a istituire un Ministro della Propaganda. Questa è la tecnica e il medium con il quale l’Assessore allo sport comunica con i suoi concittadini. Facebook in questi giorni ha festeggiato quindici anni di vita. “Quando l’ho inventato pensavo di mettere in comunicazione gli amici, quattro amici che vogliono andare a bere una cosa al bar e invece se ne rimangono a casa comodamente seduti”. Zuckerberg è stato quanto mai profetico: sulle bacheche di facebook e al bar volano le fake news, si bollina, si censura, esattamente il contrario del giornalismo che deve quanto più possibile essere aderente ai fatti.
La libertà di espressione e di stampa che si vuole cancellare
Ultima annotazione a riprova della democrazia che vige nei giornali. In otto anni di cronaca di Roma, il direttore Angelo Maria Perrino non hai mai fatto la minima pressione affinché una notizia venisse pubblicata o tralasciata, lasciando a tutta la redazione la massima autonomia, nel rispetto di ruoli e professionalità. Neanche quando Daniele Frongia faceva la fila per chiedere la pubblicazione di suoi scritti o inchieste (come nel caso dell'Automobil Club dItalia) perché ancora sconosciutissimo consigliere d'opposizione e quasi pregava per avere visibilità sui giornali. All'epoca i suoi scritti “poco corsari” ebbero come unico effetto un diluvio di smentite.
Il primato delle fake news
Usare Facebook in questa maniera rende l'M5S e i suoi esponenti il maggiore generatore di Fake News al momento. Primato che gli lasciamo volentieri.
Tutti i cronisti della Redazione di Roma di affaritaliani.it.