Falliscono le case popolari a Roma. Ater: conti correnti pignorati
La denuncia: "Patrimonio abbandonato, Zingaretti risponda
"I lavoratori dell'Ater del Comune di Roma da questo mese non avranno lo stipendio. È ormai acclarato il fallimento dell'azienda che ha un debito di quasi un miliardo di euro solo con Roma Capitale. Questo si è appreso ieri sera nell'ambito di una riunione in Regione Lazio sulla crisi dichiaratamente aperta a seguito del pignoramento dei conti correnti dell’azienda per debiti nei confronti di Roma Capitale. Tutto questo accade mentre la Presidenza della Regione Lazio continua nelle sue nomine di commissari nelle Ater della Regione nell'agonia dell'azienda di edilizia residenziale pubblica più grande. Nessuno risponde di ciò".
La denuncia è di Giancarlo Cosentino, segretario Enti Locali Cisl Fp Roma Capitale e Rieti.
"Quattrocentosettanta lavoratori senza stipendio e in palese difficoltà economica con migliaia di inquilini in alloggi senza manutenzione, in un patrimonio abbandonato che genera solo costi. Se la politica ritiene di adottare canoni sociali fino a 7,50 € senza verificarne la sostenibilità economica e in taluni casi forse anche il mantenimento dei requisiti all'occupazione, la politica deve assumersi l’onere di una soluzione ad un problema da essa stessa generata. Una politica regionale che ha commissariato le Ater con commissari nominati direttamente dal presidente Zingaretti e con direttori generali pagati, come nel caso dell’Ater Comune di Roma quanto il nostro presidente della Repubblica, il Cancelliere tedesco e più del doppio del nostro Presidente del Consiglio. Chi risponde di questo sfascio? Chi risponderà dell’oltre miliardo di euro di buco nei bilanci dell’ente? - continua la nota - Questa azienda non meritava quel risanamento che altre aziende regionali hanno potuto conquistare e di cui tanta pubblicità si è data? Probabilmente nelle eccellenze generate dalla Presidenza Regionale, questa vicenda apre una pagina nera insopportabile perché ricade sulle fasce deboli costituiti da lavoratori ed inquilini legittimi. Il presidente della Regione e l’assessore delegato devono una risposta ai lavoratori, agli inquilini legittimi e ai cittadini romani che pagano l’aliquota Irpef regionale più alta d’Italia".
“In relazione alle notizie di stampa diffuse si precisa che si tratta di informazioni inesatte e assolutamente allarmistiche: l’Azienda infatti è in grado di sostenere il pagamento degli stipendi per il mese di aprile, in attesa che la situazione si chiarisca grazie al tavolo di soluzione già avviato siamo al lavoro per risolvere la situazione”. Così in una nota Ater Roma.
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