Roma

Family Day, "battaglia" al Circo Massimo. La Cirinnà ha il suo corteo. Contro

Il Circo Massimo teatro del Family Day 2016. Dato il grande riscontro di adesioni ed una previsione di afflusso di molto superiore rispetto all'edizione del giugno 2015, gli organizzatori del Comitato "Difendiamo i Nostri Figli" hanno optato, per un'area più capiente rispetto a quella scelta in precedenza, piazza San Giovanni in Laterano. Inizialmente il programma prevedeva anche un corteo, con partenza dal Circo Massimo e arrivo in piazza San Giovanni.
Tramite una nota ufficiale, si rende noto che l'area scelta per sabato 30 gennaio "sarà accessibile dalle ore 12.00; la manifestazione inizierà alle 14.00 e si concluderà alle 16.30". Nei prossimi giorni sarà anche comunicato il programma dell'evento, ma sono già previsti alcuni interventi di diverso taglio da parte di esperti giuristi, testimonianze di famiglie, con le conclusioni del neurochirurgo e presidente del comitato "Difendiamo i Nostri Figli", Massimo Gandolfini, che afferma: "Con grande soddisfazione abbiamo registrato, fin da subito, una massiccia risposta alla convocazione del Family Day, da tempo richiesta a gran voce e con determinazione dal nostro popolo, tanto che il favore incontrato ha spinto il comitato al cambiamento di piazza e di programma".
In risposta alla giornata del Circo Massimo è arrivata una nota congiunta di Imma Battaglia, presidente onorario Di Gay Project, Maura Laura Annibali, presidente Di Gay Project, Rosario Coco, presidente Anddos-Gaynet Roma e Adriano Bartolucci Proietti, presidente Nazionale Gaycs: “Stiamo assistendo in questi giorni a una pericolosa deriva di disinformazione che contrappone i diritti civili alla famiglia eterosessuale 'tradizionale'. Si tirano in ballo questioni completamente estranee alla proposta Cirinnà quali la gestazione per altri, con l’unico obiettivo di boicottare una legge che riguarda il futuro di decine di migliaia di coppie, con e senza figli. A chi ci chiede di 'mediare' o di inserire inasprimenti delle pene sulla Gga, rispondiamo che è assurdo dar seguito a simili mistificazioni e trasformare una legge che garantisce diritti un una legge che pone dei divieti di natura penale. Ci aspettiamo che la politica scelga il dialogo con la società reale, non con gli integralisti del family day, dove si specula sul pregiudizio e la menzogna per negare i diritti. Bisogna dare risposte a una società che cambia: la proposta Cirinnà è il minimo per iniziare a riconoscere finalmente i diritti delle coppie omosessuali, i diritti dei bambini delle famiglie omogenitoriali e i diritti di tutte le coppie conviventi. Va infine ricordato che la proposta Cirinnà riconosce anche le convivenze di fatto, istituendo per la prima volta una forma di tutela di base distinta dal matrimonio. Per questo motivo saremo in piazza a Roma, al Pantheon giorno 23 gennaio alle 15.00 e in presidio al Senato dal giorno 28, per contribuire ad una mobilitazione che vedrà oltre 80 piazze italiane muoversi al motto di 'Svegliati Italia, è ora di essere civili'. Sarà una manifestazione di laicità in cui bisognerà portare temi e problemi che questo governo deve ancora affrontare, come le politiche contro le discriminazioni, la strategia nazionale Lgbt di recente interrotta, la delega alle pari opportunità ancora vacante. Da sabato, quindi, inizia per noi un percorso che dovrà portarci al di là di questa legge, verso un futuro di libertà, diritti e inclusione sociale".