Roma
Fase 2, i ristoranti romani dei vip scoprono il take away. Pur di sopravvivere
Da Assunta Madre, al Caminetto: anche i ristoranti più famosi e frequentati di Roma si danno al take away causa Coronavirus. Il coro: “È l'unica soluzione”
Con l'inizio della Fase 2 dell'emergenza Coronavirus, a Roma è tempo di rivoluzione “take away”: anche i ristoranti vip per sopravvivere, in attesa di un ritorno alla normalità, sono stati costretti a reinventarsi con consegne a domicilio e sacchetti da asporto.
Ristoranti che da metà anni 90' sono simbolo della Roma bene e punto di riferimento per personaggi del mondo dello spettacolo, star internazionali, sportivi e politici, sono stati anche loro travolti, in maniera differente rispetto alle piccole realtà romane, dalla pandemia Covid-19 e hanno iniziato a consegnare cibo a domicilio e sacchetti stile fast food.
È il caso di Assunta Madre, storico ristorante romano di via Giulia tanto amato da romani e turisti, che da martedì 5 maggio entrerà nel mondo dei delivery. “Mai ce lo saremo aspettati ma questo ora possiamo fare e facciamo – spiegano dal ristorante –. Essendo noi un ristorante di pesce, prendiamo gli ordini solo nella mattinata così da farci arrivare solamente il pescato fresco che ci servirà direttamente da Anzio e Terracina nel primo pomeriggio e poi in cucina a preparare”. Obbligatorio per il ristorante adeguarsi alle nuove ordinanze e, soprattutto, al distanziamento di almeno un metro in cucina: “Personale non ne serviva quindi abbiamo richiamato solamente il cuoco e l'aiuto cuoco ed in due in cucina possono stare a distanza di sicurezza senza problemi”.
Stessa musica per Pirò, osteria di pesce dei fratelli Massimo e Maurizio Pirola a due passi da piazza Navona tanto amata da sportivi del calibro di Daniele De Rossi, Roger Federer e le sorelle Williams: “Anche noi ci siamo dovuti adeguare per poter andare avanti – raccontano i due fratelli – e già da qualche settimana stiamo facendo consegne a domicilio e da lunedì anche consegne da asporto. Ai nostri clienti però consigliamo la consegna a domicilio così non uscire di case e non creare possibili assembramenti fuori dal locale”. A ordinare principalmente crudi, la specialità del ristorante, ci sono sia clienti storici che gente nuova: “Gli ordini arrivano un po' da tutti. Varie fasce d'età, clienti affezionati e da nomi che non si erano mai visti nel nostro locale. Questo è stato possibile grazie alla campagna social che abbiamo attivato quando abbiamo iniziato le consegne”. Nessun problema sui distanziamenti in cucina: “Preparando crudi, in cucina abbiamo bisogno solamente del cuoco. In più abbiamo fatto tornare un lavapiatti, che è stato posizionato da tutt'altra parte, così da tenere tutto pulito e velocizzare il lavoro”.
Chi invece è ancora alle prese con la sanificazione del locali e tornerà a riaprire con consegne a domicilio e sacchetti d'asporto solamente la prossima settimana è Il Caminetto, ristorante della famiglia Santucci dal 1959 in viale Parioli. “Ci stiamo organizzando per ripartire al meglio in questo momento molto difficile – spiega il caposala del ristorante –. È in corso la sanificazioni del locale e, se tutto andrà bene, inizieremo con il servizio prossima settimana”. Anche qui a lavoro tornerà però solo una parte dei dipendenti: “In 17 siamo stati messi in cassa integrazione. Di questi torneranno in servizio due persone in cucina a preparare i piatti e due in sala per confezionare i pacchetti. Il nostro obiettivo è però quello di tornare ad aprire, ovviamente mantenendo le distanze volute dal Governo tra i clienti, il prima possibile. Si parla di 1 giungo, noi speriamo possa accadere prima”.
Meno rinomato rispetto ai precedenti ma inserito nelle top tre dei ristoranti raffinati più buoni della città dal colosso Tripadvisor, anche Sandalia ha iniziato da Pasqua e Pasquetta con le consegne a domicilio. “Abbiamo deciso di riaprire con consegne a domicilio perché non c'erano alternative – dice uno dei due soci del locale sito nel quartiere Africano –. Io mi sono messo a fare le consegne, mentre il mio socio è in cucina e prepara le pietanze. Speriamo anche noi di poter tornare a riaprire il prima possibile”.