Roma
Fase 2 e mare: Capocotta terra di nessuno. Regole in ritardo, stagione addio
Riaprono le spiagge ma solo per passeggiate o fare sport. A Capocotta sono pronti, ma mancano risposte dal Municipio X: “Ci metta nelle condizioni di lavorare”
Fase 2 e mare, riaprono le spiagge ma solo per passeggiare o per fare attività sportiva. Capocotta, ormai tempio della libertà del mare, sembra dimenticata. A guidare la protesta è Claudio Presutti, del Consorzio Capocotta Cinquespiagge.
Presutti, da oggi a Roma e nel Lazio spiagge riaperte ma solo per passeggiare o fare attività sportiva. Cosa cambia a Capocotta?
“Cambia veramente poco per noi, finché resteranno vietate tutte le attività balneari la situazione sarà pressoché la stessa. L'unica differenza è che da oggi sono riaperti i Cancelli. Noi di Capocotta siamo in contatto con il Municipio X per capire se c'è la possibilità almeno di fare take away, ristorazione o bar nelle strutture attrezzate sulla spiaggia ma da Di Pillo & Co. non è arrivata ancora nessuna risposta al momento. Noi in ogni caso ci siamo preparati e siamo pronti per riaprire in sicurezza, siamo solo in attesa di ricevere le ultime direttive. Abbiamo bisogno di certezze prima di poter riaprire, visto che qui le regole cambiamo in continuazione”.
L'anno di scorso di questo periodo le spiagge attrezzate di Capocotta erano già prese d'assalto dai romani. Quanto stanno perdendo i gestori delle spiagge?
“Non siamo in grado di quantificare con esattezza le perdite, ma quello che le posso dire è che le perdite sono altissime. Capocotta era frequentatissima già dai primi caldi, qui i fine settimana di aprile, maggio e giugno c'era la folla. Questi infatti sono i nostri mesi migliori, mesi in cui i romani sono ancora tutti in città e nel fine settimana vengono da noi. I conti precisi li faremo a fine stagione, ma le perdite saranno molto consistenti”.
Le disposizioni della Regione prevedono che ogni ombrellone abbia a disposizione 10 metri quadri di spazio, sia negli stabilimenti che nelle spiagge libere. Chi controllerà che vengano rispettate queste distanze?
“Noi ci siamo organizzati sia con bagnini che con il personale che distribuisce i lettini nelle spiagge attrezzate. Appena ci verrà comunicata una data definitiva in cui poter riaprire le spiagge attrezzate faremo una specie di corso di formazione accelerato a tutto il nostro personale, che verrà istruito nella maniera corretta così da poter far rispettare tutto le regole. Poi ci sarà una nuova figura, ovvero il 'Covid manager'. Questa figura avrà il compito di gestire gli spazi, organizzare nella maniera corretta e attinente alle regole regionali e comunali bagni, docce, ristoranti, farà servizio di informazione agli utenti e controllerà il personale”.
Con le nuove disposizioni la spiaggia di Capocotta quante persone potrà ospitare?
“Questo è un altro problema che stiamo affrontando con il Municipio. Le dimensioni della nostra spiaggia sono note, quindi è facile fare il calcoli se dovremo piazzare un ombrellone ogni 10 metri quadrati. Nei prossimi giorni avremo un altro incontro con il Municipio e speriamo di avere delle risposte chiare. Noi infatti vorremmo che venissero applicate le indicazioni del Governo, mentre il Municipio X vorrebbe dei distanziamenti ancora maggiori”.
Il Municipio X vuole anche vietare alle auto di parcheggiare sulla via Litoranea, obbligando così a recarsi in spiaggia solo in bus o in bicicletta. Qualora questa proposta diventasse realtà, non sarebbe un ulteriore danno per Capocotta?
“Questa è un'altra proposta del Municipio che vogliamo valutare insieme, ancora non c'è nulla di definitivo. Ovvio che se verrà adottata quest'anno questa soluzione, per noi sarebbe impossibile lavorare. Già con il distanziamento i nostri ricavi scenderanno del 30/40%, se ci si aggiunge anche il divieto di parcheggiare alle auto ecco fatto che si arriva ad un calo anche dell'80%. Tutti i servizi di Capocotta sono forniti dai gestori, dal primo all'ultimo, e nessuna spesa è sostenuta dal Comune. Quindi ripeto, senza entrate per noi è impossibile lavorare. È vero che il problema della viabilità sulla Litoranea va affrontato, siamo i primi a dirlo, ma farlo quest'anno sarebbe impensabile. Arrivare a Capocotta per i romani diventerebbe un incubo”.
C'è la possibilità che alcuni gestori si tirino indietro lasciando metri e metri di spiaggia completamente liberi?
“È una eventualità che non abbiamo preso in considerazione, qualora venissero create le giuste condizioni per lavorare con le restrizioni dovute all'emergenza. Ovvio che se queste condizioni non venissero trovate, e in più il divieto di parcheggiare sulla Litoranea diventasse realtà, allora l'ipotesi che qualcuno non riapra prenderebbe sempre più piede. Per noi è una situazione difficile, abbiamo perso già mesi importanti ed andremo incontro ad una stagione con incassi ridotti e maggiori spese visto sanificazioni e disinfettanti. In più dovremo assumere delle figure inedite, come appunto il covid manager. Stagione ha già perso tanto, ma se verremo messi nelle condizioni di lavorare non ci tireremo indietro. La situazione è drammatica, ma siamo fiduciosi di poter tornare a lavorare in sicurezza”.
Quanto bisognerà aspettare ancora prima che i romani potranno tornare a prendere il sole?
“Dalle ultime indiscrezioni si parla del 1 giugno, ma non dipende da noi. Noi siamo già pronti per poter ripartire la prossima settimana, ci manca giusto di firmare qualche ultimo contratto al personale e le ultime sanificazioni. Primo giugno o prima, Capocotta ci sarà, sempre se le condizioni saranno del Municipio X saranno accettabili”.