Roma

Fase 2, messe ok a Roma. Le 337 chiese sanificate dagli esperti dell'Esercito

Gli esperti dell'Esercito sanificheranno le 226 sedi parrocchiali del Comune di Roma. Si parte con Don Bosco e Divino Amore

Coronavirus e Fase 2: via alle messe ma le 337 chiese di Roma prima saranno sottoposte a sanificazione dall'Esercito.

A partire da domani, mercoledì, l'Esercito italiano, su specifica richiesta del Vicariato di Roma, darà il via alle attività di sanificazione delle aree esterne ed interne delle Chiese capitoline attraverso le proprie squadre specializzate nel campo Chimico, Biologico, Radiologico e Nucleare (C.B.R.N.) equipaggiate con dispositivi di bonifica di grande capacità.

L'attività, spiega una nota dell'Esercito, procederà secondo uno specifico calendario per blocchi di Municipi e prevede la sanificazione di oltre 337 chiese parrocchiali che insistono sul territorio della Diocesi di Roma e avrà inizio presso la Basilica Don Bosco nella mattinata di domani mentre nel pomeriggio verrà sanificata la Parrocchia del Divino Amore.

L'Esercito Italiano, dall'inizio dell'emergenza, attraverso 71 assetti, ognuno composto da 6 unità, ha condotto 314 interventi di sanificazione (183 nelle R.S.A., 50 presso le strutture delle Forze dell'Ordine e 81 in luoghi pubblici). A questi, chiarisce la nota, si aggiungono le squadre ad elevata specializzazione provenienti dal 7° reggimento CBRN «Cremona», unica unità della Forza Armata specializzata nella lotta ad agenti contaminanti. Oltre questi importanti contributi, prosegue l'Esercito nella nota, più di 7000 soldati, già operanti nell'ambito dell'operazione «Strade Sicure», sono stati schierati per il controllo del rispetto dei Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, contribuendo, nelle fasi iniziali della pandemia, alla cinturazione delle zone rosse; medici e infermieri militari hanno fornito supporto alle aziende sanitarie, presso le sale intensive dei reparti Covid, allestendo 2 ospedali da campo nelle aree di Piacenza e Crema; L'aviazione dell'Esercito ha trasportato dispositivi di protezione individuale verso le aziende sanitarie locali del territorio italiano. Un impegno, sottolinea, senza sosta profuso dagli uomini e donne dell'Esercito sempre al servizio del Paese.