Roma
Fase 2 e strisce blu a pagamento, il Codacons denuncia la Raggi: “Estorsione”
L'associazione contro la decisone del sindaco di Roma di riattivare il pagamento dei parcheggi: “È una forma di estorsione a danno degli utenti”
Fase 2 a Roma, continua la guerra sulle strisce blu a pagamento. Dopo Forza Italia, si mobilita anche il Codacons che denuncia il sindaco Virginia Raggi: “Riattivare il pagamento dei parcheggi è una forma di estorsione a danno dei romani”.
Raggi infatti, dopo aver sospeso sia la Ztl che il pagamento delle strisce blu nella Fase 1 per agevolare chi era costretto a muoversi nonostante il lockdown, con l'inizio della Fase 2 ha prolungato lo stop delle zone a traffico limitato ma ha ripristinato il pagamento dei parcheggi blu.
Il Codacons non ci sta e si scaglia contro il sindaco Raggi: “Si tratta di una decisione gravissima che rappresenta un abuso a danno dei cittadini – spiega l'associazione –. In questi giorni in cui è ancora alta l’emergenza sanitaria e il rischio di contagi, i cittadini sono spinti a raggiungere il luogo di lavoro in auto, per evitare metro, bus e tram, mezzi pubblici dove è difficile rispettare le distanze minime e dove è più elevato il pericolo di contagio”.
Poi l'annuncio della denuncia: “Riattivare le strisce blu a pagamento configura una forma di estorsione nei confronti degli utenti romani, costretti ad utilizzare l’automobile per una causa di forza maggiore – prosegue il Codacons –. Per tale motivo presentiamo oggi un esposto alla Procura di Roma affinché accerti se la decisione del Comune possa configurare eventuali reati, e una istanza al Prefetto affinché sospenda con effetto immediato l’ordinanza del Campidoglio che ripristina i parcheggi a pagamento”.