Roma
Fase 2: voucher invece che rimborsi. Ci provano Italo e l'As Roma coi bambini
L'onda luna del lockdown penalizza i consumatori: Codici: “Possono scegliere”. I casi Italo e la Scuola Calcio per bambini dell'As Roma
Fase 2: invece di rendere i indietro i soldi per i servizi non erogati durante il lockdown le aziende ci provano: buoni voucher per viaggiare è la risposta di Italo alle richieste di risarcimento; magliette e biglietti per lo stadio per le partite a porte aperte per i bambini romani iscritti alla Scuola Calcio dell'As Roma.
La “disavventura” con Italo che racconta la titolare di un'azienda romana è un caso da manuale. Per motivi di lavoro la società prenota e acquista i biglietti per i propri dipendenti con un mese di anticipo e sempre sulle stesse tratte. Roma-Milano e ritorno e Roma-Padova e ritorno. A febbraio ne ha acquistati per circa 1000 euro e col lockdown ha subito iniziato la trafila dei rimborsi on line e le difficoltò di accesso al call center. Nel frattempo partivano anche le prenotazioni per marzo e così oggi e alle prese con il recupero di un piccolo tesoretto. Niente da fare, rimborso inizialmente promesso, nella fase 2 le viene negato perché, sostiene la compagnia ferroviaria, “i treni sono disponibili”. “Peccato che gli orari non siamo compatibili con le esigenze dell'azienda – racconta la manager – e che nella prima richiesta di rimborso dei titoli di viaggio era su scritto che era possibile il rimborso se l'importo era superiore. Nella seconda risposta, la dicitura dei 4 ero era invece sparita. Insomma, invece dei soldi mi hanno riempita di voucher che posso utilizzare sino al 2021 e che non servono per le mie esigenze”.
Più imbarazzante la scelta dell'As Roma, la società di James Pallotta, che a Roma ha due centri di allenamento dedicati ai ragazzini e ragazzi e anche ragazzine che sognano un futuro pallonaro, e che sono nati tra il 2008 e il 2012. Con un tempismo eccezionale, a 48 ore da nuovo Decreto del Governo, la società ha scritto alle famiglie dei giovani, la sospensione delle attività sportive sino al 30 giugno, cioè al giorno in cui si sarebbe comunque chiusa la stagione 2019-2020. A dire il vero gli allenatori giallorossi hanno sempre tenuto attivi i ragazzi attraverso chat di gruppo con le indicazioni sugli allenamenti e gli esami dei video casalinghi, ma prr chi ha pagato anche mille euro (anche in comode rate) per far vestire la maglia giallorossa alla prole, è sembrata una beffa la possibilità di scegliere tra il rimborso e buoni acquisto presso i Roma Store con scadenza 15 luglio 2020 e 2 biglietti per la prima partita della Roma, appena verranno riaperte le porte allo stadio Olimpico.
Sulla vicenda dei mancati rimborsi è intervenuto il Codici: “Basta imposizioni, i consumatori hanno il diritto di poter scegliere. L’associazione sta ricevendo le segnalazioni di cittadini che si vedono rifiutare la richiesta di rimborso per un viaggio, una vacanza o un evento annullato, e sono costretti ad accettare un voucher che non sanno se e quando potranno utilizzare. Una scelta obbligata su cui si è acceso il faro dell’UE e che Codici è pronta a combattere con i propri legali per difendere e riaffermare i diritti dei consumatori”.
E l'associazione ha chiarito: “L’intervento della Commissione Turismo e Trasporti dell’Unione Europea del 13 maggio scorso – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – ha richiamato la normativa comunitaria in caso di annullamento di titoli di trasporto o di pacchetti turistici, ricordando che sono inderogabilmente i viaggiatori, e non gli operatori turistici, ad avere il diritto di scegliere tra rimborsi e voucher. La Commissione UE ha rilevato l’illegittimità delle regole adottate dal Governo italiano dal 2 marzo, in quanto contrarie ai diritti dei passeggeri. Entro il 28 maggio, l’Italia dovrà riallineare la sua normativa al diritto comunitario, altrimenti scatterà la procedura di infrazione. Stiamo ricevendo tantissime richieste da consumatori che, a seguito degli annullamenti dei viaggi a causa della pandemia Covid-19, hanno bisogno di un rimborso e non intendono accettare i voucher, visto che il buono ha una durata di un anno dalla sua emissione e al momento non è chiaro quanto durerà l’emergenza. Il Governo deve tutelarli, come chiede anche l’UE”. “L’intervento della Commissione UE – afferma Stefano Gallotta, Responsabile del Settore Trasporti e Turismo di Codici – mette in evidenza come il Governo sia intervenuto nel settore turistico guardando più alle imprese che al consumatore. È un errore di prospettiva, perché se il consumatore non è messo nelle condizioni di spendere, l’economia si ferma. E per spendere, il consumatore ha bisogno di sicurezze e capacità economiche”.
L’associazione Codici è pronta ad assistere con i propri legali chi non ha potuto scegliere tra voucher e rimborso in seguito all’annullamento di un viaggio, una vacanza o un evento come un concerto. La scelta è un diritto e non può essere negata. Per info: segreteria.sportello@codici.org.