Roma

Fase 3, Capannelle torna a correre. Pochi cavalli in pista: bufera sul Mipaaf

Il grande galoppo torna all'Ippodromo Capannelle di Roma con i premi Parioli e Regina Elena. Ma è polemica per le porte chiuse ed il limite di partecipanti

Fase 3, riparte l'ippica e Capannelle torna a correre: la prima grande settimana del 2020 di galoppo in Italia entra nel vivo con i Premi Parioli e Regina Elena che di solito aprono la stagione e che questa volta invece, causa Covid-19, si disputeranno domenica 14 giugno. Ma è bufera per le porte chiuse ed i pochi cavalli in pista.

 

Dopo due mesi e mezzo di inattività causa Coronaviurs, non mancano le polemiche e le rimostranze da parte di un settore, quello dell’ippica, duramente colpito dalla pandemia: “Spiace dover constatare il disinteresse dimostrato dal Mipaaf – spiega Elio Pautasso, Presidente di Federippodromi (Gestori Ippodromi) e Direttore generale Hippogroup Roma Capannelle - che non ha ritenuto neanche degne di risposta le richieste nostre e di tutto il settore del galoppo attraverso l’ANG (Associazione Nazionale Galoppo) di posticipare di una settimana questi due importanti premi e di annullare il limite massimo di 12 partenti. Questo atteggiamento ci obbligherà a disputare a porte chiuse una tra le più importanti giornate di corse, che se spostata avrebbe avuto buone possibilità di poter essere aperta al pubblico viste le notizie di un imminente via libera alla riapertura da parte delle istituzioni. Questa incertezza ha fatto desistere importanti scuderie, anche internazionali, dall’intento di iscrivere i propri cavalli a Roma, causando ulteriori danni al movimento. Evidentemente al Mipaaf hanno ritenuto che non fossero sufficienti quelli già causati dall’emergenza Covid”.

La lunga giornata di corse si svolgerà quindi a porte chiuse, in attesa dell’attesissimo appuntamento in programma il prossimo 12 luglio, la 137^ edizione del Derby Italiano di galoppo, che Hippogroup spera di poter disputare alla presenza del pubblico.

Premio Parioli - La storia

Il Premio Parioli prende il nome dall’ippodromo che, fino alla fine della prima guerra mondiale, sorgeva sotto la collina di Villa Glori, la cui pista, insieme alle tribune, lambiva il Tevere a ponte Milvio, proprio dove adesso vive il Villaggio Olimpico. La prima edizione è datata 1907 e nessun nome meritava di passare alla storia più di quello di Felice Scheibler (Sir Rholand) che fece sue le prime due edizioni con Madre e Gostaco. Il Parioli è stato vinto da parecchie femmine (Tesio voleva cosi per una dura selezione nel doppio Elena e Parioli) cosi nell’albo d’oro troviamo Delleana, Nogara (la madre del Cavallo dei due secoli), Jacopa del Sellaio cancellata anche nel nastro azzurro da Archidamia. Tra i vincitori del Parioli spicca naturalmente Nearco che in due mesi conquisto anche Filiberto, Derby, Italia, Milano e poi Longchamp, ma anche Astolfina, Saccaroa, Botticelli fino all’ultimo trionfatore Out of Time.

Premio Regina Elena - La storia

Il Premio Regina Elena è dedicato alla principessa del Montenegro, Regina d’Italia in quanto consorte di Vittorio Emanuele III. La storia del Premio vede nei primi dieci anni un botta e risposta tra Scheibler e Tesio, nel '25 invece vinse Gualino che meriterebbe un libro a parte anche per i cinefili, quindi Archidamia e Peruviana, oltre alle vincitrici anche del Parioli, ovvero Nogara, Delleana, Jacopa del Sellaio, Astolfina e Saccaroa. Ma cavalle di enorme spessore furono anche Tokamura, Rossellina, la grande Tadolina, fino alla strettissima attualità con l’ultima vincitrice del Premio Regina Elena, Fulness of Life.