Fashion e glamour in via Frattina: l'apertura di Camicissima attira i vip
Pamela Prati, Alessia Fabiani ed Elisabetta Gregoraci in piena forma per l'evento
di Tiziana Galli
L’estate sta finendo e Roma comincia ad uscire dal suo stato letargico per riappropriarsi di quel quid di effervescenza che ancora riesce a permettersi. Per le strade del centro i “vippissimi”, finora visibili sulle pagine dei rotocalchi in costume e ciabatte, ora sfoggiano outfit più urbani mostrando il loro lato più fashion. Le strade della capitale ricominciano a brulicare di frastuono e routine mentre riprendono inaugurazioni e cocktail party all’insegna di tartine e prosecco. È così che una folla di vip e aspiranti tali ha affollato via Frattina per la nuova apertura di brand nazionali ed internazionali. Matilde Brandi, Sofia Bruscoli, Tosca D’Aquino, Stefano Desideri, Marcelo Fuentes, Pamela Prati, Alessia Fabiani, Marco Morandi, Giorgio Miserendino ed altri ancora si sono accalcati sulla strada del centro storico e dentro lo store di “Camicissima” che inaugurava un nuovo punto vendita. Camerieri in livrea hanno servito un provvidenziale spumante fresco cercando di compensare la mancanza d’aria che caratterizzava lo store, ma che non limitava il fluire delle persone, nonostante guastasse la messa in piega. Ad attirare la platea alcune hostess lungo il corso della strada distribuivano ai passanti dei “gratta e vinci” per tentare la fortuna: in palio camicie, beauty e cravatte rigorosamente del brand. Madrina della serata una Elisabetta Gregoraci, senza Briatore, dimagrita ma in splendida forma; sempre ai margini del negozio, undici ragazze vestite unicamente da una candida camicia over-size componevano, insieme e messe in fila, il nome del marchio. Proseguendo sulla strada era possibile spizzicare finger food e negroni anche nello store di “Sandro” il brioso brand parigino che si accingeva a presentare il nuovo punto vendita romano, richiamando l’attenzione dei passanti con musica dal vivo e vip presenti in total look. Collezione deliziosa dal sapore “moschiniano”, ma dopo la ruota si sa, non è stato inventato più nulla.
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