Roma
“Fatece largo che mangiamo noi”. Cucina tipica romana: sfilano gli assessori
Confcommercio, Camera di Commercio e una squadra di assessori del Comune coi piedi sotto il tavolo da Angelino Ai Fori. Nasce la Michelin de' noantri
La cucina tipica romana è la più famosa nel mondo, la più imitata e anche la più contaminata, financo la più povera e legata al territorio. Ora per tutelare il made in Roma a tavola scende in pista la Confcommercio Fipe e una squadra di assessori comunali “affamati” di gricia, carbonara, amatriciana e forse anche degli spaghetti alla “puttanesca”. Per non parlare del profumo di sedano della coda alla vaccinara.
Da Angelino ai Fori, storico ristorante romano con vista sul Colosseo, scendono in pista Pier Andrea Chevallard, commissario straordinario di Confcommercio Roma, Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma, Sergio Paolantoni, presidente di Fipe Confcommercio Roma, Luciano Sbraga, vice direttore di Fipe Confcommercio Roma, Monica Lucarelli, assessore alle Attività Produttive e Alessandro Onorato, assessore ai Grandi eventi, sport e turismo, per spiegare una sorta di “Guida Michelin dei noantri”, un consesso di esperti della forchetta che girerà (speriamo pagando il conto) nelle trattorie tipiche romane per accertarsi che la carbonara non sia rinforzata con lo zafferano per aumentare il giallo dei tuorli d'uovo pallidi e che il guanciale sia almeno Dop.
Il menu deve avere queste portate minime
Gli esperti della forchetta saranno chiamati ad assaggiare, deglutire e digerire un menu da “brivido” alla romana, composto da almeno 3 antipasti, 5 primi, 5 secondi, 3 contorni, 3 dessert, ma si chiede anche di utilizzare prodotti tradizionali e a marchio Dop, Igp e Sgt della Regione Lazio. Requisiti minimi che sinora hanno premiato il colesterolo e l'accumulo di grasso dei “monsieur Michelin” ma hanno consentito a 33 trattorie di potersi fregiare del titolo “politico” di cucina tipica romana.
“Perchè - hanno convenuto i rappresentanti delle associazioni di categoria – la cucina tipica romana è una cosa troppo seria per non difenderla con le unghie e coi denti”. Speriamo che abbiamo digerito le fettuccine col burro di un noto risotrante romano che ha conquistato il mondo.