Roma

FdI, la Riva s'è Destra: nasce la web radio sull'idea di Radio Cuore Tricolore

Dopo Radio Padania, Radio Leopolda e Immagina, il centrodestra debutta in audio-video in rete. E Fabio Sabbatani Schiuma racconta webradiotv.it

Era l'autunno del 2004 quando irruppe nell'etere romano e laziale Radio Cuore Tricolore, emittente che per quasi tre anni diede voce a quello che fu il mondo politico che ruotava attorno ad Alleanza Nazionale. Sono passati quasi 18 anni e con la crescita di Fratelli d'Italia, oggi, in epoca di social, torna evidentemente a destra ancora la voglia di microfono, tramite il web, ma sempre microfono.

D'altronde da Radio Padania (oggi rinominata Radio Libertà), fino alla 'renziana' Radio Leopolda e passando per Immagina, la radio Dem, la politica non rinuncia a dotarsi di uno strumento che conserva sempre il suo fascino. Ad animarla è comunque sempre lo stesso protagonista, Fabio Sabbatani Schiuma, 53enne romano, esponente storico della destra sociale, veterano del Campidoglio e approdato quattro anni fa nella dirigenza nazionale del partito guidato da Giorgia Meloni.

Webradiotv.it raccontata da Fabio Sabbatani Schiuma

Proprio Schiuma racconta il 'dietro le quinte' di www.webradiotv.it e specifica che "la nostra non è una web radio ufficiale di Fratelli d'Italia, ovvero io spero che il partito voglia costruirne una: sicuramente c'è il gradimento dei vertici -Giorgia Meloni non ha mai fatto mistero di apprezzare molto questo strumento - e anche una certa volontà espressa”.

Ma la webradio è per la verità stata concepita all'interno di Riva Destra, movimento nato nel 1993 sulle ceneri del primo circolo di Alleanza Nazionale, che federatosi a Fratelli d'Italia ne aveva annunciato la futura nascita in occasione della sua annuale Festa Tricolore a marzo scorso alla presenza del capogruppo alla Camera Francesco Lollobrigida. "Insieme agli amici di Riva Destra - continua Schiuma, che ne è il fondatore - abbiamo deciso di sciogliere la nostra struttura territoriale nazionale per non sovrapporla a quella del partito, senza però rinunciare a dare il nostro contributo, in questo caso alla comunicazione politica". 

La radio ha fatto esordio alla Conferenza Programmatica di FdI a cavallo tra aprile e maggio scorsi, tenutasi a Milano. "Abbiamo comprato gli strumenti e le attrezzature necessarie -e voglio ringraziare gli altri fondatori (Marika Diminutto, Sandra Amato, Francesco De Noia, che è il Direttore Responsabile con la testata de Linformazione.info, Gianni Iaconis, Enrico Kauffmann, Lorenzo Loiacono, Andrea Marrone e Sandro Taverna, oltre che ad Anna Pesce in redazione e Luca De Simone alla regia) e anche grazie a Radio Radicale, che per noi resta un eccezionale modello di riferimento, abbiamo mandato in onda 74 interviste a quella famosa classe dirigente che con buona pace della sinistra a destra c'è, compresi poi Guido Crosetto e Giulio Tremonti, ma anche i conduttori televisivi Paolo Del Debbio e Luca Sardella e un simpatico siparietto com la iena Enrico Lucci".

Per ora la webradiotv.it riesce a tramettere per quattro ore al giorno, dalle 11 alle 13 e dalle 17 alle 19: "E' quello che riusciamo a fare con le risorse che abbiamo, con la caduta del Governo e l'arrivo della campagna elettorale, stiamo dando ovviamente spazio a questa e le nostre trasmissioni stanno offrendo il microfono a parlamentari, consiglieri e dirigenti, oltre che a giornalisti di area e non, per illustrare il programma di governo e le proposte del centrodestra".

Il palinsesto di webradiotv.it e le parole di Veltroni

Scorrendo il palinsesto su sito si vedono i vari format: da I Fatti del Giorno a Senza Censura, da La Migliore Italia (il Premio che Riva Destra ha consegnato, tra gli altri, alla stilista Anna Fendi) a I Patrioti di Roma e anche i dati di ascolto: 11.000 contatti nelle prove tecniche di luglio fino ai quasi mille ascoltatori per le singole trasmissioni attuali e 88.000 visualizzazioni solo nel mese di agosto. Tanti anni per la sopravvivenza di Radio Cuore Tricolore si spese anche l'allora Sindaco di Roma Walter Veltroni il quale parlò all'epoca di "una vittoria del pluralismo dell'informazione che, al di là delle idee e degli schieramenti, è un valore civile che va sempre salvaguardato. L'esistenza di più voci significa infatti più dialogo, più possibilità di confronto, più libertà per tutti".