Roma

Federalberghi lancia l'allarme: nella capitale un hotel su tre è chiuso

Il Presidente dell'associazione accusa il Governo di aver abbandonato gli operatori del settore

Crisi del settore alberghiero capitolino: a Roma, un hotel su tre è chiuso e migliaia di lavoratori sono stati licenziati. A denunciarlo Giuseppe Roscioli, Presidente di Federalberghi Roma, che parla di "lockdown mascherato".

Il settore alberghiero continua a soffrire la crisi dettata dal covid-19. Complice anche l'impennata dei casi registrata nelle ultime settimane, che ha provato un calo di turisti in città in uno dei periodi dell'anno (Natale e Capodanno) più cruciali per il settore, la crisi sembra non arrestarsi.

Critica al Governo

Giuseppe Roscioli, Presidente di Federalberghi Roma, ha dichiarato nel corso di un'intervista radiofonica: "Solo in questi giorni stanno chiudendo ben 50 alberghi nella capitale, io personalmente ne chiuderò 2 perché siamo tornati al livello di occupazione di aprile 2020. ". Poi la critica al Governo: "Siamo in un lockdown mascherato. Pare che il governo si sia dimenticato del nostro settore da luglio dell’anno scorso, perché non è stato prorogato il bonus affitti, non è stata eliminata l’IMU nella rata di dicembre che noi tutti abbiamo pagato, è finita la cassa integrazione covid il 31 dicembre e, di conseguenza, ci sono già stati migliaia di licenziamenti in questi giorni".

Una crisi del settore che non prevede tregua fino al 2025, secondo le previsioni di Roscioli.