Roma
Ferragosto con l'immondizia. Municipio III in presidio contro il Tmb Salario
Il mini-sindaco Caudo lancia una mobilitazione contro l'impianto per il 15 agosto
Festa di Ferragosto con la “monnezza”. Il Municipio III lancia l'ultima frontiera delle iniziative estive, annunciando un presidio di protesta contro l'impianto Tmb Ama Salario.
La giunta del mini-sindaco Giovanni Caudo non rinuncia alla battaglia contro i miasmi provenienti dall'impianto, che da tempo ormai tiene in ostaggio il quartiere. Una manifestazione sotto il sole di Ferragosto, più probabile la pioggia, per chiedere all'assessore all'ambiente Montanari la conferma della tanto attesa chiusura, promessa dal sindaco Raggi entro il 2019. Un obiettivo ambizioso per una città che oggi non può ancora fare a meno di impianti per il trattamento meccanico-biologico, ferma con la raccolta differenziata al 44%. L'appuntamento per residenti, ma non solo, alle 10.30 in via Salaria 981, davanti all'impianto.
Al fianco dell'ex asseoere del sindaco Marino Riccardo Corbucci, coordinatore della segreteria del Partito Democratico di Roma e per molti anni consigliere in III municipio: "A ferragosto sarò, come tanti altri democratici, al fianco del Presidente del III Municipio Giovanni Caudo e della sua giunta per sostenere il presidio davanti l'impianto Tmb dell'Ama di via Salaria 981 - dichiara Corbucci in una nota - È davvero da apprezzare l'iniziativa del Presidente, che fin dal primo giorno ha posto il problema dei miasi del Tmb quale priorità della propria amministrazione. Far diventare l'impianto Ama, che funziona male e lavora troppe tonnellate di rifiuti al giorno, il luogo simbolo del disagio di molti cittadini romani è un atto di coraggio e responsabilità. Ha ragione Caudo quando dice che il potere dell'amministrazione municipale è quello di organizzare la vertenza sul territorio, per rappresentare al meglio i tanti cittadini che soffrono da anni la puzza proveniente dal Tmb. L'obiettivo del Partito Democratico rimane quello di sempre, ovvero la chiusura dell'impianto che non può stare nel bel mezzo di un centro abitato e a pochi metri da un asilo nido. Al Presidente Giovanni Caudo deve andare tutto il nostro sostegno, affinchè il municipio possa mobilitare tutti quelli che hanno responsabilità nella gestione, nel monitoraggio e nel controllo dell'impianto".