Roma

Ferrari, Giansanti, D'Ausilio: la fuga. Pd e Civica vanno in frantumi

Al mattino Alfredo Ferrari, poi la sera di martedì 23 giugno passerà alla storia come qualla della frantumazione del Pd e della maggioranza del sindaco. Dopo Alfredo Ferrari, presidente della Commissione Bilancio, che si autosospende, arrivano anche Francesco D'Ausilio ex capogruppo e Luca Giansanti, capogruppo della Lista Civica per Marino. Un tris di finte dimissioni e autospensioni che ha il sapore della fuga prima della tempesta annunciata. Già perché i tre più che oggetto di indagine nel calderone "Mafia Capitale", sono stati per giorni al centro del gossip giudiziario come "i tre che erano in attesa". E così, prima che la tempesa annunciata possa scatenarsi hanno deciso di fare un passo indietro e di attendere gli eventuali sviluppi da "panchinari".
Così Alfredo Ferrari: "Ho valutato, d'intesa con Orfini, in questa fase difficile per la nostra città e per il bene del PD, di autosospendermi dal Partito. E' un gesto non dovuto, perché non ho notizie di iniziative giudiziarie nei miei confronti e soprattutto perché non ho nulla da rimproverarmi. Mi auguro che questa mia scelta contribuisca a fare chiarezza, affinché non ci sia la minima ombra o alcun equivoco sul mio operato. In queste settimane ho letto ricostruzioni fantasiose, frutto di illazioni riportate da terzi, destituite di fondamento e rispetto alle quali sono totalmente estraneo. Nutro piena fiducia e rispetto per il lavoro che sta conducendo la Procura di Roma. Sono certo che presto tutto si chiarirà perché il PD è e rimane la mia 'casa'". Lo dichiara in una nota il consigliere capitolino Francesco D'Ausilio.
Queste invece le parole di Giansanti: "Ho deciso di dimettermi da capogruppo della Lista civica Marino per fornire un contributo di trasparenza e fiducia nelle istituzioni di Roma Capitale in questa delicata fase della consiliatura. Esprimo il mio totale appoggio al sindaco Ignazio Marino e continuerò ad essere al suo fianco nelle battaglie che sta faticosamente conducendo - ha detto - continuerò ad assicurare alla Lista civica e alla maggioranza un sostegno convinto e leale. Desidero infine ringraziare i colleghi della Lista civica per la straordinaria esperienza umana e politica che mi hanno consentito di vivere in questi due anni".
Infine Francesco D'Ausilio: "Ho valutato, d'intesa con Orfini, in questa fase difficile per la nostra città e per il bene del PD, di autosospendermi dal Partito. E' un gesto non dovuto, perché non ho notizie di iniziative giudiziarie nei miei confronti e soprattutto perché non ho nulla da rimproverarmi. Mi auguro che questa mia scelta contribuisca a fare chiarezza, affinché non ci sia la minima ombra o alcun equivoco sul mio operato. In queste settimane ho letto ricostruzioni fantasiose, frutto di illazioni riportate da terzi, destituite di fondamento e rispetto alle quali sono totalmente estraneo. Nutro piena fiducia e rispetto per il lavoro che sta conducendo la Procura di Roma. Sono certo che presto tutto si chiarirà perché il PD e' e rimane la mia 'casa'". Lo dichiara in una nota il consigliere capitolino Francesco D'Ausilio.
La risposta del commissario-presidente, Matteo Orfini, è in un tweet: "Ringrazio i Consiglieri Ferrari e D'Ausilio per l'apprezzabile senso di responsabilità dimostrato con il loro gesto".