Roma

Festa a tutto blues, il 6 settembre è #Mojofest: al Monk c'è Lonnie Holley

Mojo Station Blues Festival presenta il quindicesimo #Mojofest: venerdì 6 settembre ospite Lonnie Holley

Quindicesima edizione del #MojoFest. La principale rassegna dedicata ai suoni african american della città di Roma, nonché tra le prime tre a livello nazionale, propone il quarto appuntamento della stagione il prossimo venerdì 6 settembre 2019. Presso il Monk Circolo Arci, arriva per la prima volta a Roma, l'imperdibile concerto del poliedrico artista di fama internazionale Lonnie Holley.

 

Torna il #MojoFest con un altro appuntamento d'eccezione all'interno della quindicesima edizione in corso. Venerdì 6 settembre 2019 sul palco del Monk Circolo Arci, arriva a Roma per la prima volta Lonnie Holley. Lo statunitense è una figura artistica a dir poco leggendaria. Nasce in Alabama nel 1950, nel pieno del periodo razziale più duro e difficile per la popolazione afroamericana. Settimo di ventisette figli, si narra che sia stato scambiato per una bottiglia di whiskey all'età di quattro anni. Le difficili condizioni di vita non lo spaventano e nel corso della sua esistenza, dopo essere passato anche in riformatorio, svolge mille lavori tra cui scavare tombe, impegnarsi come lavapiatti, raccogliere cotone.

Il suo percorso artistico come scultore contemporaneo di livello internazionale, inizia con un toccante manufatto dedicato a due nipoti morti in un incendio. Numerose le sue opere in giro per il mondo e le retrospettive a lui dedicate. L'esigenza di esprimere la propria condizione d'artista è incontenibile: Lonnie Holley inizia pian piano il suo percorso in musica. Il criterio con cui giunge a comporre è lo stesso già adottato nella scultura: frammentazione e ricomposizione di elementi artistici già esistenti al fine di crearne dei nuovi, ed avviene lo stesso con vecchie melodie che occorrono a costruirne delle nuove, con un relativo utilizzo di testi mai banali e profondamente figli della contemporaneità che si esaltano nei brani a firma di Holley. Una logica artistica che è alla base dei suoni african-american di cui è spettacolare e meraviglioso ambasciatore: blues, jazz e spoken word si mescolano a meraviglia.

Pubblica due dischi per la leggendaria label Dust-To-Digital che lo svelano al mondo e l'ultimo straordinario “MITH” per conto dell'ottima Jagjaguwar. Holley ha storie, idee, concetti e vita, moltissima vita da raccontare. Il tutto sublima nel suo stile: che è capace di affascinare lo Smithsonian American Art Museum, componenti dei Black Lips e Deerhunter, oltre che pubblico e giornalisti musicali di tutto il mondo. Di lui scrivono a più riprese e con toni enfatici The Guardian, NPR, New Yorker, Pitchfork, Vynil Factory e Afropunk. Sul palco del Monk Circolo Arci sarà accompagnato dal suo eccezionale trio. L'apertura del live sarà di Poor Bob. Prima e dopo dj-set a cura della crew di Mojo Station, tra rarità, hits, funk, r'n'b, soul.

Direzione artistica a cura del Mojo Station Blues Festival, kermesse facente parte dell'Italian Blues Union, associazione nazionale di settore di cui riveste la vice presidenza, nonché affiliata alla Blues Foundation di Memphis, Tennessee.