Roma

Mercatino di Natale nel cimitero di guerra. Su Montecassino la rabbia della Polonia

La vicenda del Villaggio di Natale in località Albaneta su Montecassino sembra diventare un caso internazionale. Domenica pomeriggio la console polacca in Italia, in anonimato, accompagnata solamente dall’addetto militare del suo consolato, ha fatto visita all’Albaneta e ha inviato una nota di protesta al ministero degli affari esteri Italiano invitandolo a prendere provvedimenti contro la presenza del mercatino natalizio sorto a ridosso del cimitero militare polacco.

Una storia surreale che nasce su un piccolo altopiano, a circa un chilometro dalla famosa Abbazia fondata nel 529: qui sorgono i ruderi di Santa Maria dell'Albaneta, un piccolo monastero fondato nel secolo XI e annesso a quello di Montecassino ma l'Albaneta è un territorio sacro da oltre 70 anni per oltre venti popoli: anzitutto per i polacchi, che proprio qui hanno il cimitero con oltre mille caduti nel corso del secondo conflitto mondiale e altri monumenti che ricordano il sacrificio dei loro soldati, ma pure per americani, britannici, neozelandesi, indiani, nepalesi, morti a migliaia nei tentativi di sfondare in questa zona la linea Gustav: il principale sbarramento difensivo creato dai tedeschi nell’Italia centrale, da Ortona a Minturno, per impedire agli alleati anglo-americani la liberazione di Roma. Qui vi tornò in pellegrinaggio anche Roger Waters, cantante e bassista dei Pink Floyd, il cui padre morì nella battaglia di Montecassino.

Ora l'area di circa 350 ettari è stata recintata e affittata dall'Abbazia ad un imprenditore locale che ha creato un Villaggio di Babbo Natale, con area di ristoro, intrattenimento musicale e un mercatino, tutto a pagamento. La stessa console, come tutti i turisti polacchi arrivati a Montecassino in questi giorni, sono costretti a pagare il biglietto di accesso all’area del mercatino su cui si snoda l’unica strada che conduce a due dei tre monumenti presenti in zona, realizzati in ricordo dei loro caduti.

Ma sul caso piovono decine di esposti per irregolarità e pericoli, come la stessa stabilità del monastero di Santa Maria dell’Albaneta, rudere mai risanato dal pericolo di cedimenti strutturali. L’ambasciata Polacca, inoltre, vuole capire come mai hanno dato l’autorizzazione ad aprire il villaggio natalizio in un’area di assoluto pregio storico e naturalistico, circondata da monumenti importantissimi.

L’organizzazione dell’evento ha dichiarato: “Il Villaggio di Natale è allestito in modo da non essere invasivo né tantomeno deturpante a livello ambientale” hanno spiegato gli avvocati dell’organizzazione,  Luigi Pascarella ed Antonio Paolella. “L’iniziativa natalizia, senza fini di lucro, è gestita da una onlus che utilizzerà i proventi degli ingressi per sostenere le spese organizzative dell’evento e, aspetto ancor più importante e nobile, per quelle nel campo sociale e culturale”.