Roma
Festival delle Storie, Valle del Comino, la festa della cultura itinerante
La cultura arriva nei paesi dove c’è fame di libri, di storie e di quel contatto umano che la nostra società sta cancellando
La cultura scende tra strade piazze, orti, castelli e osterie per riaccendere gli animi con i suoi racconti e le sue storie.
Parte la IX edizione del Festival delle Storie in Val Comino la manifestazione culturale itinerante ormai divenuta un appuntamento atteso perché continua ad incantare i partecipanti con le sue storie. Il Festival delle Storie nasce da un’idea di Vittorio Macioce e da Rachele Brantisano e quest’anno avrà come filo conduttore la flora e ogni tappa parlerà, o meglio si ispirerà alle qualità di una pianta o di un arbusto.
Il Festival parte il 28 agosto ad Alvito, tema la melissa pianta che sprigiona passione e erotismo. Segue il 29 la sosta a Villa Latina con il biancospino, l’arbusto della speranza e del futuro. L’Ortica pianta che simboleggia il potere e i suoi intrighi sarà il tema della serata del 30 a San Donato Valcomino. Ad Atina il 31 agosto si celebra l’alloro che richiama la gloria, l’immortalità e il successo. Il ginepro, pianta protettrice delle malattie e antidoto contro gli spiriti maligni verrà raccontato il 1 settembre a Picinisco. Il Festival si concluderà il 2 settembre a Casalvieri ispirandosi al salice bianco, “l’albero delle madri”, e l’albero dei Poeti e della dea dell’ispirazione.
Per declinare il tema delle serate, il festival si ispira ai tarocchi: ogni carta ha un senso ma nel contesto diventa una sillaba della lettura. Importanti gli ospiti che animeranno le diverse tappe e che permetteranno di avere una visione del tema da diversi punti di vista. Una scommessa culturale importante per la Val di Comino una valle del versante laziale del parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, ubicata sotto Montecassino, a una decina di chilometri da Sora. Una "terra di mezzo, perché con un'ora e mezza di auto vai a Roma o Napoli", dice Vittorio Macioce, ideatore e direttore del Festival, su cui scommettere, puntando "sul verde, sulla natura", e "sul paesaggio". Come "un lancio di moneta", aggiunge l'ideatore, "testa o croce? Croce è un futuro da periferia desolata di Gomorra, testa è scommettere sulle nostre risorse".