Roma
Feti sepolti al Flaminio, “violazione della libertà”: legge arriva in Regione
La proposta di legge firmata dai consiglieri Capriccioli, Bonafoni, Leonori, Di Biase, Tidei e Refrigeri: “Necessario un intervento chiaro”
Feti sepolti al cimitero Flaminio: dopo che la Procura di Roma ha aperto un'inchiesta in Regione Lazio arriva la proposta di legge firmata da 6 consiglieri regionali per chiarisca, una volta per tutte, la situazione e che garantisca che il seppellimento degli embrioni solo su richiesta delle donne.
“Questa mattina abbiamo depositato una proposta di legge regionale per disciplinare in maniera inequivocabile le modalità di trasporto e sepoltura dei feti e dei prodotti del concepimento”, dichiarano in una nota Alessandro Capriccioli e Marta Bonafoni, rispettivamente capogruppo di +Europa Radicali e Lista civica Zingaretti al Consiglio regionale del Lazio.
“Quello che si è verificato al cimitero Flaminio di Roma – proseguono – è un fatto gravissimo: apporre al luogo in cui viene sepolto un feto la croce e il nome della donna senza il suo consenso è una violazione non solo della sua privacy, ma anche della sua libertà e della sua dignità. Oltre a questo, e quindi a prescindere dalle modalità, riteniamo inaccettabile anche il fatto stesso che senza una manifestazione di volontà da parte della donna si possa procedere alla sepoltura del feto. La nostra proposta di legge, sottoscritta anche dalle colleghe Leonori, Di Biase, Tidei e dal collega Refrigeri, disciplina il trasporto e il seppellimento dei prodotti del concepimento, stabilendo che essi possano avvenire solo su richiesta della donna che ha abortito e con le modalità da lei indicate”.
“Riteniamo necessario – concludono i consiglieri – un intervento chiaro, che non lasci spazio a dubbi e incertezze: perché ogni dubbio e ogni incertezza, come dimostra quanto avvenuto al cimitero Flaminio, rappresenta una potenziale forzatura della libertà di scelta delle donne”.