Roma
Fiera di Roma, slitta la vendita. "Rischio fallimento"
Spetterà al nuovo sindaco di Roma esprimersi sulla vendita dell'ex Fiera di Roma, fissando i confini di una valorizzazione che servirà a ripianare i debiti della nuova Fiera di via Portuense. In Campidoglio, infatti, si ritiene che delibera propedeutica alla vendita della ex Fiera di Roma non sia un atto dovuto, ma, prevedendo una modifica della destinazione d’uso e una profonda modifica dell’assetto urbanistico della città, si tratta di un atto che travalica i poteri della gestione commissariale. Per tali ragioni il commissario straordinario Francesco Paolo Tronca ha chiesto al giudice fallimentare una proroga dei termini. L'assemblea dei soci di Investimenti spa, che dovrebbe riaggiornarsi la prossima settimana, dovrà prendere atto della posizione presa a Palazzo Senatorio.
Su tutta l’annosa questione, infatti, in seguito agli approfondimenti fatti e alle rilevanti criticità emerse relative soprattutto al futuro della nuova Fiera di Roma e ad un piano industriale ritenuto di incerta realizzazione, l’amministrazione capitolina fa sapere che il commissario straordinario Tronca invierà nei prossimi giorni gli atti alla Procura contabile e alla Procura ordinaria per le valutazioni di rispettiva competenza.
La replica di Tagliavanti. "Ho letto con rammarico e sconcerto le dichiarazioni del commissario Tronca riguardo la Fiera di Roma. Ricordo che nel luglio dello scorso anno il Consiglio Comunale, con atto formale, ha deciso la valorizzazione dell’ex fiera sulla Colombo. Tutto è ancora fermo. Nulla si muove, anche se restano solo delle procedure amministrative per dare corso a questo atto decisivo per la sopravvivenza del nuovo polo fieristico. Il processo della Nuova Fiera di Roma, partito agli inizi del 2000, prevedeva fin da subito l’impegno del Comune a valorizzare il vecchio quartiere fieristico. Obbligazione, non adempiuta, che il Comune ha assunto con tutti i soci pubblici coinvolti: sono passati ormai più di dieci anni, si sono succedute le amministrazioni, ma questo impegno non si è ancora concluso.
Non c’è più molto tempo: se questa situazione si protrae ulteriormente un bene pubblico di grande rilevanza per la città e per il tessuto economico regionale come la Fiera di Roma rischia seriamente il fallimento ovvero l’immobilismo operativo di tutte le attività fieristiche e congressuali contenute nel piano industriale costruito e attestato da professionisti di spessore e da esperti nominati dal Tribunale. Questa situazione vorrei che fosse una preoccupazione di tutti”.Così il presidente della Cciaa di Roma Lorenzo Tagliavanti.