Roma

Figlio e nuora lasciarono morire il padre 73enne, senza accudirlo: condannati

Denunciati da un parente, la Cassazione li ha condannati a 5 anni di reclusione per abbandono di persona incapace

Si chiude con una sentenza definitiva in Cassazione una triste vicenda di abbandono e negligenza. A distanza di otto anni è arrivata la condanna per Mario Fabbrica, 52 anni, e sua moglie Antonella Marzilli di 44 anni, i due coniugi di che lasciarono morire di stenti il padre di lui. Entrambi dovranno scontare cinque anni di reclusione per il reato di abbandono di persona incapace. 

I fatti risalgono al 2014. A quel tempo Giuseppe Fabbrica aveva 73 anni e viveva insieme alla coppia a Fontana Liri, un piccolo centro della provincia di Frosinone. L’anziano era malato e aveva bisogno di cure, medicine e attenzioni continue. Mario e Antonella invece di dargli assistenza, lo hanno relegato in una stanza senza preoccuparsi delle sue condizioni, senza dargli da mangiare e da bere a sufficienza, senza somministrargli le medicine di cui aveva bisogno e senza neanche mostrargli il benché minimo segno d’affetto. Il povero Giuseppe ha dovuto passare così i suoi ultimi giorni di vita, abbandonato e maltrattato dal figlio e dalla nuora.

Un parente in visita trovò l'uomo legato al letto

Finché nel dicembre del 2014 un parente di Giuseppe venne a fargli visita e casualmente scoprì le condizioni in cui versava l’anziano signore. Lo trovò infatti legato al letto, in una stanza fredda e senza luce, in cattive condizioni igieniche, con vestiti sporchi, infreddolito e disidratato. Questo parente, sconvolto per quello che aveva visto, avvertì subito il 118 e poi andò dai Carabinieri per sporgere denuncia per quel che aveva visto. Intervennero anche i vigili urbani e i servizi sociali comunali. Giuseppe fu trasportato d’urgenza all’ospedale di Sora, dove i medici cercarono di curarlo, ma le sue condizioni erano oramai troppo gravi. L’uomo morì pochi giorni dopo. Secondo l’autopsia il decesso era stato causato da un’aritmia cardiaca, dovuta principalmente alla disidratazione e all’ipotermia.

In primo grado i due condannati a 12 anni

Subito dopo i due coniugi furono posti sotto indagine dalla Procura di Cassino e iniziò il processo. In primo grado il pubblico ministero aveva chiesto per i due una condanna a quattro anni, ma la corte li condannò addirittura a 12. I due ricorsero in appello e in secondo grado la pena fu ridotta. La Cassazione invece ha emesso la sentenza definitiva per Mario Fabbrica e Antonella Marzilli: i due dovranno scontare 5 anni di reclusione per il reato di abbandono di persona incapace. I Carabinieri hanno subito eseguito la sentenza e hanno arrestato Mario e Antonella per portarli in carcere. L’uomo è stato portato nel carcere di Lanciano Terme, mentre la donna in quello di Rebibbia, a Roma.