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Roma
Filobus follia M5S: 4 guasti. Deposito a Grottarossa, officina a Tor Pagnotta

Filobus a gasolio da Tor Pagnotta a Talenti: l'Atac si supera e il primo giorno del debutto dei mezzi elettrici che però devono percorrere chilometri e chilometri alimentati a gasolio, fa superflop: 4 guasti in poche ore.

 


Come preannunciato da affaritaliani.it, la banda degli esperti composta dal sindaco Virginia Raggi, l'assessore Linda Meleo e il consigliere Enrico Stèfano e dall'ideatore del progetto dell'Agenzia per la Mobilità incassano una sonora sconfitta. I mezzi a corto di rodaggio sul campo, uniti alla follia di farli girare a vuoto per la città, si sono puntualmente fermati. Un motore a gasolio si è surriscaldato, due hanno avuto problemi con le centraline elettroniche e all'apertura delle portine e un quarto è rientrato in deposito (a Tor Pagnotta) trainato da un cambio soccorso perché si sono accese tutte le spie della dispersione di corrente.

Ma quella dei filobus, una storia nata da una tangente, è destinata ad essere un dramma a lungo termine. Scorrendo la disposizione operativa dello scorso 24 marzo e firmata dal direttore di esercizio Cesare Mazzola, si scopre che il previsto avanti e indietro dal deposito di Tor Pagnotta sino a Termini o a largo Labia è stato modificato. I filobus nuovi sono stati spostati nel deposito di Grottarossa e da qui prendono servizio ogni mattina diretti a largo Labia o alla Stazione Termini per un totale di 8 chilometri di percorso a vuoto e a gasolio.

A Tor Pagnotta dovranno andare per le operazioni di ordinaria e straordinaria manutenzione che al momento però nessuno è in grado di fare perché non è stato ancora firmato il contrato di manutenzione col fornitore Breda Menarini e col sub fornitore Skoda che ha installato il sistema di alimentazione elettrica. Basterà una minima stupidaggine per costringere i filobus a rifare il giro di Roma: stavolta da Grottarossa sulla Flaminia a Tor Pagnotta, uscita Ardeatina.

Il capogruppo M5S Ferrara in preda ad attacco di demagogia

"Sono i famosi filobus acquistati nel 2009 ed abbandonati da due anni in deposito sono finalmente diventati operativi. Erano il simbolo dello spreco e del malaffare mentre ora stanno percorrendo le strade della città, dando un senso ai 500mila euro spesi per acquistare ogni vettura. Fa davvero sorridere che gli stessi responsabili di questo spreco, oggi si appigliano a qualche guasto fisiologico, dovuto al mancato utilizzo, per sminuire una novità che migliorerà il trasporto pubblico per tante persone. Fosse stato per loro avrebbero continuato a prendere polvere nella rimessa Atac di Tor Pagnotta". Così, su Facebook, Paolo Ferrara, capogruppo M5S in Campidoglio.
"I professionisti della vecchia politica, invece - aggiunge - preferiscono dedicarsi a polemiche sterili e pretestuose invece di ricordare che i filobus lasciati a marcire in deposito erano addirittura 45. Uno sfregio ai soldi dei cittadini, poiché si è continuato a spendere per la manutenzione di mezzi fermi.
Noi abbiamo voltato pagina ed aperto un nuovo capitolo. Vogliamo lasciarci alle spalle questa storia di malaffare, perché dobbiamo ricordarlo: questi mezzi sono al centro di una presunta tangente da 600mila euro finita poi nel processo Mafia Capitale. Per questo oggi rivendichiamo con orgoglio di averli messi a disposizione della città: non consentiremo più ruberie. Gli esponenti del Pd, invece, con le loro lamentele dimostrano che forse avrebbero preferito che i filobus si trasformassero in reperti archeologici".

 

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