Fiume Sacco nuovamente invaso di schiuma tossica. Insorgono gli ambientalisti
A Ceccano il fiume torna a riempirsi di schiuma bianca creando terrore tra gli abitanti del paese
Il fiume Sacco torna a ricoprirsi di schiuma. A Ceccano, dove il corso d’acqua attraversa il centro della cittadina, il fiume torna a riempirsi di una densa schiuma che in alcuni punti crea cumuli bianchi e inquietanti. Insorgono gli ambientalisti.
Sabato il Prefetto aveva sequestrato un ex opificio ormai in disuso situato non molto lontano dal fiume e nel cui interno sono accumulate grosse quantità di saponi liquidi, tra detergenti ed ammorbidenti. Mentre si sta indagando se la struttura sequestrata possa essere o meno la fonte dell’inquinamento, ieri sera il fenomeno si è nuovamente riproposto allarmando nuovamente i ceccanesi.
“In attesa di conoscere dalle analisi disposte dalle Autorità il grado di inquinamento del fiume, chiediamo che vengano definitivamente stabilite le responsabilità dell'inquinamento con il blocco delle attività illegali”. È quanto dichiara in una nota Piergiorgio Benvenuti, presidente nazionale del Movimento ecologista, Ecoitaliasolidale.
Il comunicato dell'Associazione ambientalista riferisce che vi è necessità di interventi immediati per salvaguardare la salute dei cittadini, dell'ambiente, oltre alla difesa delle attività agricole, degli allevamenti e della vocazione turistica dell'intera Valle del Sacco. La pessima qualità delle acque fluviali ceccanesi era stata già certificata dall'Arpa Lazio nel monitoraggio 2015-2017. Lo stato ecologico e chimico del tratto cittadino del fiume Sacco risultava infatti negativo. Inoltre nel periodo maggio-agosto del 2017 a Ceccano era stata rilevata un'alta concentrazione di un fitofarmaco simile al pesticida Dicofol, ritirato dal mercato in quanto potenziale agente cancerogeno. Tra Collepardo e Ceccano è allarmante anche lo "stato di salute" del fiume Cosa, principale affluente del Sacco.
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