Roma
Fiumicino, “Addio ai partiti”. Mario Baccini chiama a raccolta i cittadini
“Per combattere l'antipolitica via le vecchie formule dei partiti”. I rapporti con Adr
Un Comune che vale come l'aeroporto più grande d'Italia e tra i primi cinque d'Europa; una tradizione agricola di qualità e di quantità ma carente di infrastrutture e di progetti di sviluppo per il futuro. Fiumicino entra in campagna elettorale con mesi di anticipo preparando una rivoluzione moderata che punta a tagliare fuori i partiti e a riconsegnare il territorio ai cittadini.
Ed è Mario Baccini ad aprire la lunga campagna per le Comunali, ufficializzando la sua disponibilità a impegnarsi per il Comune “indipendentemente dalle coalizioni”. Qualcuno lo sapeva, qualcuno lo sospettava, qualcuno lo temeva: non una candidatura a sindaco vera e propria ma la una volontà di ricoprire il ruolo di animatore di un movimento civico, capace di scrivere un programma e partorire una squadra che scriva un progetto di sviluppo.
L'annuncio è arrivato durante il think tank “Giovani, impresa, territorio, nuove prospettive di sviluppo”, organizzato all’Hotel Golden Tulip Rome Airport di Isola Sacra dalla Fondazione Foedus. “Confermo la mia disponibilità a entrare in campo indipendentemente dalle coalizioni: dobbiamo prendere coscienza che non possiamo pensare a ristabilire vecchie formule politiche. Chi vorrà allearsi con noi sarà ben accetto ma sulla base di un programma, non sugli accordi di bottega”.
Romano di nascita, da sempre legato al litorale romano, con una lunga esperienza parlamentare, Mario Baccini è stato Ministro della Funzione Pubblica e Sottosegretario agli Esteri. Fondatore dei Cristiano Popolari, da anni è impegnato con la Fondazione Foedus, che si occupa di diffondere la cultura dell’eccellenza italiana nel mondo, attraverso network di impresa, cultura e solidarietà.
Ha spiegato Baccini: “Sono mesi che sto incontrando imprenditori, agricoltori, cittadini, rappresentanti del mondo del sociale, della scuola, da Isola sacra a Focene, passando Fiumicino, Tagliata, Passoscuro, Palidoro, Torrinpietra, Aranova, per sondare la possibilità di formare una squadra di persone che possono, anche da stasera, dare la disponibilità a scendere in campo. Se non vogliamo che l'antipolitica, intesa come dissenso a prescindere, prevalga sulle nostre idee, allora dobbiamo offrire ai cittadini un'offerta politica all'altezza della loro dignità, un'offerta politica vera non scritta con un copia e incolla”.
Un annuncio che lascia pochi spazi ai dubbi e che pare un punto di partenza di un percorso politico verso le elezioni per il comune di Fiumicino che si dovrebbero svolgere nella primavera del 2018, o forse prima. L'obiettivo è quello di costruire per Fiumicino “un ruolo fondamentale di leadership della Regione Lazio. Se vogliamo rimettere al tavolo grossi giocatori a livello internazionale dobbiamo alzare il livello ed essere credibili”, spiega.
Al centro di un'area che nei prossimi anni potrebbe essere il vero volano per lo sviluppo economico dell'intera regione, tra il progetto del raddoppio dell'aeroporto Leonardo da Vinci, e quello del nuovo porto “il comune di Fiumicino deve occupare un ruolo molto più significativo di quanto occupi in questo momento”, dice Baccini.
Il “programma e una squadra di persone che possa rappresentare le speranze di crescita del nostro territorio” verranno presentati “a brevissimo”, puntando sulle diverse vocazioni del territorio, dal turismo, alle infrastrutture, all'agricoltura.