Fiumicino al voto: Montino, De Vecchis, Baccini, Velli, Poggio: i candidati
Amministrative 2018, ecco i candidati in corsa per la poltrona di sindaco di Fiumicino. Gli identikit
Fiumicino torna alle urne il prossimo 10 giugno e i 5 candidati che ad oggi hanno dichiarato la propria intenzione di correre per la poltrona di sindaco stanno già affilando gli artigli per l'appuntamento ai seggi. Esterino Montino, Mario Baccini, William de Vecchis, Fabiola Velli, e Federica Poggio: ecco chi sono i protagonisti delle amministrative di Fiumicino.
Esterino Montino
Attuale primo cittadino di Fiumicino, Montino è stato eletto il 10 giugno 2013, quando il suo slogan in campagna elettorale era “Insieme. Per cambiare davvero”.Sindaco “social” nonostante i suoi (quasi) 70 anni, ha dato annuncio di volersi impegnare in un secondo mandato tramite la sua pagina Instagram. Una scelta bizzarra, data l'età media molto bassa degli utenti del “social network delle fotografie”, e mirata sicuramente a raccogliere i voti dei più giovani, visto che i cittadini adulti hanno avuto già modo di conoscerlo bene.
Nato a Maccarese nel 1948, Montino è tornato sul territorio dopo una parentesi al Campidoglio come assessore ai Lavori Pubblici e alla Regione Lazio.
Non sono però tutte rose, quelle raccolte da Montino negli anni in cui si è dedicato alla politica. Nel settembre scorso, infatti, il sindaco è stato travolto dallo scandalo “Spese Pazze” insieme ad altri 15 membri del Pd alla Pisana, finiti a processo nel solco delle contestazioni che rese celebri le gesta di Franco “Batman” Fiorito. Era stato il capogruppo del Pdl, condannato per peculato, a rivelare gli sprechi di compagni di partito e avversari politici, dando il via alle danze. Montino ora deve rispondere di abuso d’ufficio, truffa e corruzione per i bonifici da 64mila euro a beneficio del quotidiano Paese Sera che secondo l’accusa sarebbero uno scambio di favori per l’assunzione della figlia del tesoriere Mario Perilli.
Mario Baccini
Attuale Presidente dell’Ente Nazionale per il Microcredito, fondato da lui stesso nel 2005 come Comitato, Baccini ha alle spalle una lunga carriera politica e si candida a sindaco con una posizione centrista, insieme alla lista civica Progetto Fiumicino. Già Ministro della Funzione Pubblica con Berlusconi presidente dal 2004 al 2006 e vicepresidente del Senato dal 2006 al 2008 sotto Franco Marini, Baccini inizia la sua carriera politica al Campidoglio, come consigliere sotto bandiera Dc. Dopo sei anni nell'Udc, la lascia insieme a Bruno Tabacci per fondare il movimento politico “Rosa per l'Italia” e nel 2008 appoggia Alemanno come sindaco di Roma. Sempre quell'anno aderisce al PdL, ma quando Angelino Alfano se ne separa, ne esce insieme a lui per approdare al Nuovo Centrodestra.
Ora per Fiumicino propone un programma volto a unire tutte le 15 località del Comune per farle "Crescere Insieme".
William De Vecchis
Prima si candida alle politiche del 4 marzo, poi ci ripensa e si ributta sul territorio. Si tratta del neo-eletto senatore della Lega William De Vecchis, fiumicinese doc che conta di giocarsi la propria conoscenza del litorale alle urne il prossimo 10 giugno. L'annuncio ufficiale è arrivato il 18 aprile con una nota a firma Claudio Durigon, coordinatore di Roma e provincia della Lega. “Siamo consapevoli che, come Lega, abbiamo la responsabilità di proporre una candidatura vincente e in linea ai nostri principi programmatici. Per vincere c’è bisogno di un candidato come De Vecchis che mantenga l’impegno di mettere gli italiani e la nostra identità al primo posto”, si legge nell'annuncio di candidatura.
Eletto Coordinatore provinciale di Noi con Salvini nel luglio scorso, De Vecchis sembra proprio essere diventato il cavallo vincente della Lega sul territorio.
Fabiola Velli
Candidata “pericolosa” per gli avversari politici è Fabiola Velli, scelta dal gruppo M5S Fiumicino per rappresentare i pentastellati nella corsa alla poltrona di sindaco. Per 5 anni consigliere comunale d'opposizione con Montino sindaco, Velli si è fatta le ossa proprio nel Comune che ora intende guidare. Ma la sua forza alle urne poggia le radici soprattutto sul 40,58% di elettori che il M5S ha raccolto con Giulia Lapo nel collegio uninominale al Senato Roma-Fiumicino e con il 40,71%, oltre 16mila voti, presi dal candidato alla Camera, Emilio Carelli.
Non bisogna poi dimenticare il successo ottenuto in un'altra località del litorale, quella di Ostia, dove la candidata alla presidenza del X Municipio Giuliana Di Pillo ha sbaragliato la concorrenza vincendo al ballottaggio contro il centrodestra di Monica Picca. Ostia e Fiumicino hanno un passato politico differente, ma gli elettori della zona hanno dimostrato in tutte le passate elezioni grande simpatia per i pentastellati.
Federica Poggio - il 20 aprile ha annunciato di non candidarsi
La prima candidata a mettersi in gioco nella corsa a sindaco di Fiumicino, temporalmente parlando, è stata Federica Poggio, la “grande tradita” di questa tornata elettorale. Appoggiata inizialmente dalla Lega, con una nota in cui nel giugno scorso si esaltavano le qualità politiche della candidata di destra, ora dovrà sfidare quello stesso William De Vecchis che insieme a Mauro Gonnelli, Raffaello Biselli e Giuseppe Picciano scriveva: “A Fiumicino manca un rappresentate civico che sia espressione di questo territorio e non di lobby e partiti romani. Sono 4 anni che non abbiamo un governo locale e non possiamo accettare che per la seconda volta questo Comune sia territorio di conquista romano. L’attaccamento alla poltrona non è nel nostro Dna“.
La consigliera comunale Poggio nel febbraio scorso ha scelto di aderire a Fratelli d'Italia abbandonando Forza Italia e dicendo forse addio a una parte di appoggio del centrodestra.
Mentre gli altri candidati si sono schierati contro il raddoppio dell'aeroporto Leonardo Da Vinci, Poggio ha alzato un voce in controtendenza annunciando che in caso di vittoria, la sua giunta punterà all'acquisto di un “cospiquo numero di azioni” delle aziende che controllano AdR: “Facile da fuori dire ‘no al raddoppio’ o strapparsi i capelli per l’emorragia occupazionale criticando le scelte senza farne o dare soluzioni – ha dichiarato - il Comune di Fiumicino, la Provincia di Roma e l’intera Regione Lazio devono far parte dei ‘tavoli’ nei quali si decide il nostro futuro e quello dei tanti lavoratori del sedime. Il ‘Da Vinci deve finalmente essere connesso in maniera vera e forte a Fiumicino e non essere una realtà ‘aliena’ innestata su questo territorio".
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