Roma
Fiumicino, bomba concessioni: Regione e Montino mettono stabilimenti in crisi
Il Comune di Fiumicino ancora non rinnova le concessioni demaniali e scarica su Zingaretti. Nuova mazzata sugli stabilimenti già in difficoltà causa Covid
Fiumicino, bomba concessioni demaniali: il Comune non le rinnova e, nonostante sia sua competenza rinnovarle, scarica la palla sulla Regione Lazio e prende tempo. Ma gli stabilimenti, in piena crisi causa Coronavirus, senza il rinnovo delle concessioni hanno le mani legate e non possono chiedere prestiti per sistemare gli arenili danneggiate dalle mareggiate.
Uno scaricabarile tra Comune e Ragione Lazio che va avanti da tempo che sta mettendo ulteriormente in ginocchio i concessionari degli arenili di Fiumicino. La gestione dei 24 chilometri della costa fiumicinese era inizialmente in mano alla Regione, che però ha poi demandato il tutto Comuni perché non a conoscenza di tutte le problematiche del territorio. Il Comune di Fiumicino però, in difficoltà con la gestione della costa, ha rimandato il rebus concessioni a Zingaretti & Co. riamandando ancora il problema.
"Il gioco delle tre carte tra Comune e Regione deve finire! Il rinnovo delle concessioni demaniali è competenza esclusiva del Comune. Il sindaco deve dire cosa intende fare una volta per tutte. Mentre i comuni limitrofi si adeguano e rinnovano le concessioni, Fiumicino continua a rimbalzare il problema. Per rispetto ai cittadini sarebbe ora che il sindaco raccontasse davvero quali sono i suoi piani e cosa intende fare per non mandare tutto in malora”, tuonano Massimiliano Catini e Giovanna Onorati di Azione Fiumicino.
“La questione delle spiagge e del litorale, naturalmente, non si ferma al solo rinnovo delle concessioni del turistico ricreativo e delle case, ma si sposta anche sul ripascimento e la cura delle spiagge, che nella notte, per l'ennesima volta, hanno subito i danni di una mareggiata che ha spazzato via tutti i lavori appena terminati, naturalmente lavori non organicamente organizzati come sarebbe doveroso fare e come chiediamo da anni”.