Roma
Fiumicino, la Procura: "Sequestro a tutela salute lavoratori"
"La notizia di stampa secondo cui il sequestro preventivo del molo D del terminal 3 dell'aeroporto di Fiumicino sarebbe stato determinato da una presenza di diossina 10 volte superiore ai limiti di legge è totalmente infondata". E' quanto affermato dal procuratore capo di Civitavecchia, Gianfranco Amendola, in una nota rilasciata questa mattina.
Lo stesso magistrato ha poi precisato: "Il decreto di sequestro è stato emesso dal GIP del Tribunale di Civitavecchia su richiesta di questa Procura in quanto, dopo un evento straordinario e pericoloso quale l’incendio del 6-7 maggio 2015, si è accertata la persistente inosservanza da parte dei datori di lavoro delle disposizioni previste dalla legge a tutela della salute dei lavoratori, culminata, nonostante apposite prescrizioni e diffide della ASL RMD, nella riapertura, in data 17 maggio, della zona interdetta del molo D". Per quanto riguarda la diossina, invece, si precisa che la sua presenza, così come quella di altri inquinanti, è stata riscontrata da alcune rilevazioni dell’ARPA del Lazio ma è tuttora oggetto di valutazione sanitaria da parte delle Autorità competenti e non rientra nelle motivazioni del decreto di sequestro". Sull'eventuale dissequestro del molo D, si legge ancora nel comunicato, la Procura di Civitavecchia "provvederà a revocare il decreto di sequestro del molo D se e quando si accerterà il rispetto delle disposizioni di legge e delle prescrizioni dell’Autorità a tutela della salute dei lavoratori".