Roma
Fiumicino, "molo" a metà sino al 15 luglio. L'ira del Pd Anzaldi: "Fuori i responsabili"
“Se risponde al vero, come sostengono alcune indiscrezioni, che la riapertura delle aree dissequestrate di Fiumicino non avverrà prima del 15 luglio, ci troveremmo di fronte ad una vicenda gravissima, per la quale è necessario che vengano individuati con chiarezza i responsabili. Rinvii, ritardi, retromarce, scarico di responsabilità: in quasi due mesi, dopo quello che appare un semplice cortocircuito, con il primo aeroporto italiano le istituzioni competenti hanno dato un’immagine pessima del nostro Paese, a pochi mesi dal Giubileo”. Lo dichiara in una nota il deputato del Partito democratico, Michele Anzaldi.
“Mi farò promotore attraverso il Pd – spiega Anzaldi – di avanzare richiesta ai presidenti delle commissioni Trasporti, Michele Meta, e Sanità, Pierpaolo Vargiu, di convocare i responsabili istituzionali affinché venga individuato il responsabile di quello che appare come un balletto incomprensibile. L’aeroporto è stato prima riaperto, dopo pochi giorni, poi chiuso, ora dissequestrato ma sembra che la riapertura non sarà possibile prima di altri 20 giorni perché la bonifica non dovrà essere limitata alle aree di passaggio ma anche ai negozi. Eppure, le analisi hanno già confermato che i livelli delle sostanze pericolose nella qualità dell’aria sono entro i limiti consentiti”.
“In piena stagione turistica – aggiunge Anzaldi – di fronte ad una vicenda che non deriva da atti dolosi o, peggio, di natura terroristica, ma da un episodio di cui la magistratura chiarirà i profili, la principale infrastruttura della Capitale è costretta a procedere a ranghi ridotti, Roma è costretta a mandare via turisti, perché non sono chiare le competenze e le responsabilità. E’ opportuno fare chiarezza”.