Roma
Fiumicino verso il raddoppio. Blitz di Enac Adr, monta la rabbia dei Comitati
Depositata in segreto la VIA per l’ampliamento della pista a nord dell’aeroporto. I Comitati denunciano: "E' inutile"
È stata depositata dall’ENAC la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per l’ampliamento della quarta pista a nord dell’aeroporto di Fiumicino come voluto da Aeroporti di Roma.
La notizia, passata in un primo momento in sordina, è stata denunciata dal comitato Fuoripista che da anni lamenta un aumento ingiustificato dell’inquinamento acustico ed ambientale da parte dell’aeroscalo romano e contesta l’utilità di ulteriori piste nell’Agro Romano, territori da espropriare perlopiù riconducibili alla famiglia Benetton.
Parte quindi la prima fase del Raddoppio del più importante scalo aereo nazionale, così previsto dal Masterplan al 2030 di Fiumicino Nord, che prevedrà la realizzazione di una quarta pista di rullaggio a nord dell’attuale struttura, raggiungibile grazie alla costruzione di nuovi svincoli autostradali.
Nulla appare quindi cambiato rispetto a quanto stabilito dalla Convenzione-Contratto di Programma Enac-AdR approvata dal governo Monti nel dicembre 2012 che assicurava ad AdR un aumento consistente delle tariffe aeroportuali in cambio degli investimenti per le necessarie opere di efficientamento e riorganizzazione dell’aeroporto stesso.
Di speculazione finanziaria, fondiaria ed edilizia parla il comitato Fuoripista, che denuncia stime di passeggeri gonfiate da parte di Aeroporti di Roma per giustificare la nuova costruzione che, a loro dire, “avrà un impatto devastante sul territorio e sulla sua economia agricola, sulla integrità del suo paesaggio, sulla ricchezza delle sue risorse archeologiche, e conseguente esproprio delle abitazioni”. L’alternativa proposta dal Comitato è l’ottimizzazione dei tempi di atterraggio e decollo a costo zero e l’utilizzo per l’adeguamento dell’aeroscalo dei 160 ettari al suo interno non ancora impiegati.