Roma

Follia sulla ferrovia Roma Nord: treni cancellati e pendolari ammassati

La rabbia del Comitato dei pendolari: “Oggi si certifica il fallimento delle politiche anticovid pensate da Governo, Regione e Atac per i mezzi pubblici a Roma”

Treni cancellati e pendolari conseguentemente ammassati nei vagoni: follia sulla ferrovia Roma-Nord, quella che collega la Capitale con Viterbo. Questa mattina è bastata la soppressione di quattro treni urbani per creare il panico a bordo dei convogli e decretare il fallimento delle politiche anticovid19 pensate da Governo, Regione Lazio e di Atac per i mezzi pubblici della città.

“Oggi più di ieri si viaggia in condizioni di sicurezza da appurare, visto che i treni sono pieni anche oltre il limite di capienza, avendo annullato i distanziamenti – scrive il Comitato Pendolari Rom Nord sul proprio blog –. Resta il solo obbligo delle mascherine e quindi tutta la gestione della sicurezza anticovid19 è sulle spalle degli utenti. Regione e Atac sembra che se ne siano lavate le mani da tempo. Noi lo sapevamo da luglio (e lo avevamo detto e scritto a chi di competenza) che questa situazione sarebbe stata purtroppo la normalità una volta riaperte scuole e uffici…e l’emergenza non è ancora finita. Una classe politica e dirigente del settore ferroviario incapace e mediocre purtroppo ha perso troppi anni senza mettere in atto una vera programmazione del trasporto pubblico al fine di garantire un minimo di servizio sicuro in emergenza e quindi ci troviamo così, soprattutto sulla Romanord: treni nuovi che non arrivano, innovazione e lavori per raddoppi e nuove stazioni fermi al palo, manutenzioni del materiale esistente fatte con il contagocce”.

“La mancanza di una seria programmazione – continua il Comitato – potrebbe portare velocemente a un aumento dei contagi, complici anche le temperature in picchiata, il freddo e le classiche malattie da freddo che con le norme anticovid rischiano di portare molti a fare tamponi anche per un banale raffreddore preso a scuola”.