Fontana di Trevi, Franceschini: “No ai ticket, ma vanno regolati gli accessi”
Il ministro punta a un'intensificazione dei controlli per evitare il sovraffollamento ai monumenti
"Non si può immaginare né di respingere il turismo né di far pagare il ticket di ingresso alle città, che sono aperte”. A dirlo è il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, intervenuto a un convegno sul turismo sostenibile.
Franceschini ribadisce di non voler far pagare l'ingresso alle piazze italiane, ma sottolinea la necessità di regolamentare in qualche modo l'afflusso di turisti presso i monumenti all'aria aperta, per evitare il sovraffollamento. Il ministro mette al centro della questione quelle aree che non possono contenere un flusso infinito di visitatori, pur essendo all'aria aperta: “A pochi metri da qui c'è il problema di Fontana di Trevi dove non si passa più”, puntualizza. Una delle più famose fontane d'Italia e del mondo si trova infatti in una piazza davvero piccola per l'affluenza giornaliera di turisti che si mettono in coda per farsi una foto o gettare una monetina di buon auspicio. Prevedendo critiche alla proposta di nuove tecnologie e sistemi di controllo degli accessi, afferma: “È brutto? Forse sì, ma i numeri della crescita del turismo ci impongono di capire come gestire il sistema dei flussi, ma non di rallentare il turismo”.