Roma
Forza Italia Roma, il consigliere Di Stefano è senza ufficio: “Mi arrendo”
Marco Di Stefano sbotta in Campidoglio: “Aspetto da 110 giorni, così mi rifiuto di lavorare”
A Roma il consigliere di Forza Italia - Udc Marco Di Stefano sospende le sue attività: "Sono senza ufficio da 110 giorni, non posso lavorare".
Il consigliere capitolino di Forza Italia-Udc Marco Di Stefano ha annunciato, in apertura della discussione in Assemblea capitolina del Piano per la mobilità urbana (Pums), l'interruzione della propria attività d'Aula perché ancora privo di un ufficio dopo mesi dalle elezioni.
Di Stefano (FI): “Sono senza una scrivania e senza assistente”
Il consigliere forzista in aula capitolina ha affermato: "Sono 110 giorni che ci siamo insediati e abbiamo affrontato una legge di Bilancio, centinaia di emendamenti e Odg, che ho gestito da casa, dove c'è una bimba di 18 mesi, senza un ufficio, una scrivania, un computer, una stampante, le migliaia di carte che gli uffici capitolini ci scaricano addosso. Sono senza un'assistente, perché senza avere una sede non posso distaccate il personale".
Di Stefano punta il dito nei confronti dell’ufficio Patrimonio
La colpa, ha denunciato Di Stefano è dell’ufficio Patrimonio di Roma Capitale: "Con una sede assegnata dal 23 dicembre sarebbe dell'ufficio Patrimonio, che solo oggi ha inviato all'ufficio Tecnologico la piantina dell'ufficio per l'installazione delle linee del telefono, del wifi e del computer".
Di Stefano: “Mi arrendo”
"Mi arrendo - ha detto Di Stefano -. Fa cadere le braccia pensare ai cittadini che vengono sottoposti alle stesse cose da parte dell'amministrazione. Non partecipo al dibattito, ma non permettere a un rappresentante dei cittadini di partecipare ai lavori dell'Assemblea, è uno strappo difficile da ricostruire. Avevo chiesto uno spazio provvisorio, ma l'amministrazione di Roma Capitale, la più grande società immobiliare della città, mi ha risposto che Roma Capitale non ha uno spazio dove farmi appoggiare. Da oggi non parteciperò più ai lavori dell'Aula", ha concluso.
Celli si giustifica: “Gli uffici stanno lavorando, mi attiverò maggiormente”
La presidente dell’Assemble Capitolina, Svetlana Celli, ha dichiarato: "Lei sa quanti sono stati i solleciti rispetto a quello che è nelle mie competenze. Gli uffici stanno lavorando. Mi attiverò ancora perché lei venga messo in condizione di espletare la sua azione politica".