Roma

Forza Nuova: arrestati Castellino e Nardulli per la "rissa" al Verano

I due esponenti di Forza Nuova denunciati dai giornalisti de L'Espresso per la “rissa” al cimitero del Verano

Sono stati arrestati questa mattina Giuliano Castellino e Vincenzo Nardulli per i fatti del Cimitero Verano, quando due giornalisti de "L'Espresso", che avevano scattato foto a minorenni (parenti di alcuni militanti presenti alla cerimonia commemorativa), furono affrontati da Castellino e Nardulli.

A dare l'annuncio “bruciando” per tempismo la Polizia è stata la stessa Forza Nuova attraverso un posto su Facebook. Scrive l'organizzazione a proposito dell'arresto: “Il video dell'evento è stato visto da decine di migliaia di persone, che hanno potuto constatare che vi fu soltanto un'animata discussione. Esiste anche un rapporto della Digos, presente durante il diverbio, in cui si dichiara che non ci fu aggressione. Inoltre, i due giornalisti de "L'Espresso", alla fine del confronto, riferirono di non voler denunciare, ma cambiarono idea non appena arrivati alla sede del giornale”.

E poi annunci ala linea difensiva: “È l'ennesimo attacco contro Castellino, attivista forzanovista, che paga con il carcere o - come in questo caso - i domiciliari, la propria militanza radicale e senza compromessi. Con la temporanea assenza di Castellino non si bloccherà l'attività romana del movimento, che si stringe attorno al coordinatore romano, nonché dirigente nazionale”.

Quindi annuncia una manifestazione: “Forza Nuova convoca, quindi, una mobilitazione per sabato 30 marzo alle ore 16 in Piazza Scotti (sotto casa di Giuliano Castellino) per chiedere l'immediata liberazione di Castellino e Nardulli”.

La comunicazione ufficiale della Polizia

Sono due i leader di movimenti dell’estrema destra tratti in arresto nella mattinata odierna dalla Digos di Roma, nell’ambito di una indagine svolta con il Sost. Procuratore della Repubblica dott. Albamonte. Le misure cautelari agli arresti domiciliari, emesse dal Gip del Tribunale di Roma, dott.ssa Mara Mattioli, riguardano l’aggressione di due giornalisti del gruppo Espresso, avvenuta nel pomeriggio del 7 gennaio scorso al Verano in occasione della commemorazione della strage di Acca Larentia, indetta presso il Mausoleo dei Martiri Fascisti dalla Comunità di Avanguardia Nazionale a cui hanno partecipato circa 60 persone, militanti avanguardisti e militanti di Forza Nuova.

Mentre i due giornalisti documentavano lo svolgimento della commemorazione attraverso riprese video – fotografiche, venivano aggrediti da alcuni partecipanti alla commemorazione, in quanto avevano effettuato registrazioni senza il loro consenso.

Così, dopo averli accerchiati separatamente, mentre percuotevano violentemente uno, minacciavano di morte l’altro, per poi picchiarlo, con calci e pugni, sottraendogli anche il documento d’identità per conoscerne le generalità, tutto al solo fine di impossessarsi, con violenza fisica e minacce di morte, del materiale registrato nel corso della celebrazione ed impedire loro di esercitare il diritto di libertà di stampa.

Le indagini condotte dalla Digos di Roma hanno permesso di accertare che tra gli assalitori c’era anche il capo romano di “Forza Nuova” Giuliano Castellino, che nonostante fosse sottoposto al regime della sorveglianza speciale si trovava sul luogo e Vincenzo Antonio Nardulli, elemento di spicco della “Comunità di Avanguardia Nazionale”, nata dalle ceneri di Avanguardia nazionale, movimento disciolto nel 1976 per ricostituzione del partito fascista. Nel corso dell’attività di polizia giudiziaria sono state eseguite perquisizioni nelle abitazioni dei due leader di estrema destra, che hanno consentito di rinvenire materiale di interesse investigativo.