Roma

Fosse Ardeatine, insulti e spinte tra studenti. “Fasci, ci avete picchiati"

di David Perugia

Scontri tra fazioni studentesche durante la commemorazione alle Fosse Ardeatine: interviene la Polizia

Scontri tra fazioni studentesche durante la commemorazione alle Fosse Ardeatine. Il sindaco Roberto Gualtieri sta scoprendo la targa in ricordo dei martiri delle Fosse Ardeatine, uccisi ottant’anni fa, quando fuori dal Mausoleo alcuni studenti delle scuole, arrivati in corteo davanti alle cave, si spingono, si accapigliano, si insultano.

“Fascisti, avete picchiato un nostro compagno con le stampelle solo perché aveva una bandiera antifascista”, urla una ragazza della scuola Socrate. Il fatto sarebbe successo durante la marcia proprio sulla strada che porta alle Fosse Ardeatine. E gli altri, una decina del liceo scientifico Peano, rispondono: “Basta con l’antifascismo, noi non siamo fascisti, il fascismo non esiste più. Fateci entrare nel Mausoleo”.

Cosa è successo

Le scuole stanno visitando le cave per ricordare le 335 persone trucidate qui e rendere omaggio con un fiore rosso sulle loro tombe. Alcuni studenti si schierano davanti l’ingresso e dicono a questi ragazzi del Peano che non possono entrare. “Vogliono solo provocare, vogliono fare un’azione dimostrativa per dire che l’antifascismo è sbagliato”, ne è convinta una di loro, minorenne come tutti gli altri ragazzi, che ha sbarrato l’ingresso. Ci sono anche delle insegnanti: “I nostri studenti del Peano non sono fascisti, non hanno mai detto di esserlo. Erano ai bordi della strada e sono stati provocati”.

Intervento della Polizia

Gli uomini della Polizia sono costretti a schierarsi per calmare i toni, perché davanti a questo luogo sacro e di memoria sta andando in scena qualche spintone.Arrivano anche i rappresentati dell’Associazione nazionale famiglie italiane martiri.