Roma
Fosse Ardeatine: Roma e l'Italia non dimenticano i 335 morti dell'occupazione nazista
Da via Rasella alle “fosse”: il presidente Mattarella rende omaggio alle vittime. Chi c'era per “non dimenticare”



Fosse Ardeatine: Roma e l'Italia non dimenticano i 335 morti dell'occupazione nazista
Per l’81esimo anniversario dell’eccidio il Capo dello stato ha visitato il sacrario ed il luogo dove avvenne la strage in cui furono uccise 335 persone come rappresaglia all'attacco condotto dai Gap a via Rasella contro una colonna di occupanti tedeschi. Presenti anche il ministro della Difesa Guido Crosetto, che ha atteso il Capo dello Stato all’ingresso, il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, la vicepresidente del Senato Licia Ronzulli e i vertici delle forze armate.
I rappresentanti della Comunità ebraica
Per la comunità ebraica presenti la presidente dell’Ucei Noemi Di Segni, quello della comunità romana Victor Fadlun e il rabbino capo, Riccardo Di Segni. Alla cerimonia, con fascia tricolore, erano presenti diversi sindaci, tra cui il Roberto Gualtieri. Per la Regione Lazio ci sono il presidente della Regione Francesco Rocca e quello del consiglio regionale Antonello Aurigemma. Per il municipio capitolino c’è anche il presidente Amedeo Ciaccheri.
Il presidente della Camera, Fontana: "Custodire il ricordo è fondamentale"
"Tramandare e onorare la memoria delle 335 vittime dell’eccidio nazifascista delle Fosse Ardeatine è un dovere morale e civile. Fu un crimine atroce e di inumana crudeltà, che ha segnato una delle pagine più dolorose della nostra storia. Custodire il ricordo è fondamentale per riaffermare, ogni giorno, i valori della libertà, della democrazia e del rispetto della dignità umana". Così il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.
Anna Ascani, Pd: "Combattere nuove forme di odio"
"335 vittime della crudele barbarie nazifascista. La memoria dell’eccidio delle Fosse Ardeatine ci ricorda quanto può essere profondo l'abisso della disumanità e quanto è fondamentale vigilare sempre per combattere rigurgiti e nuove forme di odio". Lo scrive sui social Anna Ascani, deputata del Pd e vicepresidente della Camera.
La Russa spegne le polemiche su via Rasella: "Il massacro nazista, avvenuto il 24 marzo 1944, è tra i più atroci della nostra storia"
E finalmente va in archivio la polemica sulle parole del presidente del Senato, Ignazio La Russa che nell'aprile del 2023, a proposito dell'0attentato dei partigiani in via Rasella definì l'evento “una pagina tutt’altro che nobile della Resistenza: quelli uccisi furono una banda musicale di semi-pensionati e non nazisti delle SS, sapendo benissimo il rischio di rappresaglia su cittadini romani, antifascisti e non”. Nella giornata del ricordo dell'eccidio, il commento di La Russa su X stavolta non è stato bersaglio di polemiche: "Rendiamo un deferente omaggio alle 335 vittime dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. Una tragedia che richiama tutti ai valori fondamentali della democrazia, della libertà e della dignità umana. Il massacro nazista, avvenuto il 24 marzo 1944, è tra i più atroci della nostra storia e deve restare impresso nella memoria collettiva affinché simili barbarie non si ripetano mai più".